Romelu Lukaku

AS ROMA NEWS LUKAKU – Una volta (Milan), soprattutto se appena arrivato, può essere un caso. Due (Genoa) pure. Alla terza (Inter), Agatha Christie avrebbe già vacillato parlando di «prova». Ma se poi si aggiunge una quarta (Slavia Praga) e addirittura una quinta (Lazio), vien da sé che nessuno si offenderà a Trigoria se la Roma è diventata Lukaku-dipendente, scrive Il Messaggero.

Della serie: se non segna Romelu, i giallorossi non vincono. È accaduto soltanto una volta, contro il Monza, e questa sì, parafrasando la celebre scrittrice di gialli, può essere «una coincidenza». Il resto no. C’è una Roma con Lukaku e una senza. E soprattutto c’è una Roma che vince quando Big Rom segna e un’altra che resta ferma al palo quando il belga rimane a secco.

Aspettando segnali di risveglio da Dybala, Mou si affida al calciatore che negli ultimi anni in Italia, ha inciso di più. Nelle tre stagioni all’Inter la squadra nerazzurra ha vinto 63 delle 97 partite con il belga in campo. L’impatto di Lukaku stagione per stagione è stato travolgente: l’Inter ha vinto il 61,1% delle partite con l’attaccante in campo nel 2019-20, il 75% nel 2020-21 e il 56% nel 2022-23. Con la Roma, ad oggi, la media è simile all’ultimo anno interista (57%).

Del resto parliamo di un attaccante da quasi 250 gol in carriera, il miglior marcatore della storia del Belgio che ha aggiornato il suo score personale soltanto qualche giorno fa, con i 4 gol in 37 minuti all’Azerbaigian. Quaterna che gli ha permesso di diventare il miglior marcatore di tutti i tempi nei preliminari degli Europei con 14 centri. Il record era detenuto precedentemente dal nordirlandese Healy e dal polacco Lewandowski, entrambi con 13 gol.

Del resto parliamo di un centravanti che nella sua peggiore stagione in carriera (2021-22 col Chelsea) ha segnato 15 gol: 2 in più di quelli fatti da Abraham e Belotti sommati lo scorso anno. Ora è già a quota 9 reti in 14 gare. E proprio da lui, domenica, (ri)parte la rincorsa Champions. Udinese e Sassuolo, prima d’iniziare un ciclo terribile che porterà i giallorossi ad affrontare in rapida sequenza Fiorentina, Bologna, Napoli, Juventus, Atalanta e Milan con due intramezzi europei (Servette e Tiraspol) che potevano essere poco più di amichevoli e che invece, dopo il ko con lo Slavia, restano due partite da vincere, segnando anche tanti gol. E segnare fa rima con Lukaku. Domenica incrocia l’Udinese: 4 centri in 5 gare, lo score.

Intanto, insieme a Dybala (che ha proprio nei friulani la sua ‘vittima’ preferita in serie A: 12 reti in 19 gare), è entrato in lizza per “Dubai Globe Soccer Awards‘. Mercato, quello arabo, che dipendesse dal padre di Romelu, bisognava già accettare quest’estate.

Il calciatore ha invece scelto di mettersi in gioco alla Roma per rilanciarsi. Immaginarsi oggi una Roma senza Romelu (sotto contratto con il Chelsea fino al 2026 e con un riscatto già fissato alla cifra monstre di 43 milioni) sembra impossibile. Al di là di quello che pensa il gm Pinto che non più tardi di un paio di giorni fa ha dichiarato che «il mercato incide per il 20-30% sul risultato».



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