Romelu Lukaku, Paulo Dybala, Leandro Paredes

AS ROMA NEWS LUKAKU DYBALA – Sono bastati 35 secondi per lasciare il segno. La sola presenza di Lukaku manda in tilt Walukiewicz che rinviando tocca maldestramente con il braccio la palla. Dal dischetto Dybala non perdona. È il biglietto da visita della coppia dei sogni che nella prima gara giocata insieme si regala 3 gol, una traversa e un assist poi trasformato in rete dallo sciagurato rinvio di Bereszynski su Grassi per anticipare l’inserimento di Cristante, scrive Il Messaggero.

Se questo è il buongiorno, ci sarà da divertirsi. Romelu in versione cestistica, alla Shaquille O’Neal per intenderci, dominatore dell’area spalle alla porta, capace di far salire la squadra, di non perdere un pallone che sia uno e abile a invogliare i tagli delle mezzali, da Renato Sanches a Cristante (per l’occasione). Paulo, invece, sollevato dalla pressione dei due centrali difensivi che gioco-forza si devono occupare di Big Rom, è libero di disegnare calcio. Alla vigilia sembravano fatti per giocare insieme: la prima con l’Empoli non ha fatto che confermarlo. La rincorsa della Roma è partita. Iniziato il torneo con l’handicap (1 punto in tre partite), ora dopo la vittoria di domenica la zona Champions è tornata a tiro.

Al di là degli exploit d’inizio stagione, la prima seria rivale è il Napoli, a 7. Un gap minimo che José conta di colmare con la sua coppia da Champions. Sì, perché Lukaku e Dybala hanno qualità e numeri per prendere per mano la Roma e farla tornare nella competizione regina per club. Fondamentale all’alba del nuovo format che regalerà più partite e quindi più soldi, acuendo la distanza tra chi la gioca e chi resta a guardare. I numeri, si diceva. La media gol di Paulo e Romelu in serie A è quasi di un gol ogni due gare (0,43), come quella dei laziali Immobile-Felipe Anderson.

I puristi degli schemi non inorridiscano: è risaputo che il Milan e i biancocelesti giocano con il tridente ma questa è una semplice analisi statistica che regala una percezione di come le coppie gol possano incidere nel torneo appena iniziato. Meglio dei romanisti, quindi, ci sono soltanto Osimhen-Kvara (0,52) con il georgiano però in crisi (non segna da marzo) e l’atipico tandem Thuram-Lautaro Martinez (0,47) che andrà comunque verificato nel proseguo del campionato, visto che il francese ex Monchengladbach è appena arrivato.

Centosettanta gol in 397 gare sono tanti. Paulo e Romelu sembrano destinati a rinverdire i fasti delle vecchie coppie-gol giallorosse. Dal biennio da 50 gol di Conti (non proprio una seconda punta ma un’ala classica) e Pruzzo alle 86 reti (comprese le coppe) in tre anni di Balbo (58) e Fonseca (28), senza dimenticare Totti-Batistuta che nell’anno del terzo scudetto segnarono 33 volte in campionato.

Per tornare invece a tempi più recenti, il tandem Dzeko-Salah fu capace di segnare 83 reti in un biennio. Ora tocca a loro, a Dybala e Lukaku. È la coppia che fa segnare e sognare la Roma di oggi, al terzo anno romanista di Mourinho. Si integrano alla perfezione: classe, agilità e potenza. Se si hanno ancora dei dubbi, per informazioni chiedere all’Empoli.



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