AS ROMA NEWS LUKAKU DYBALA – Si erano sentiti al telefono già prima che Lukaku dicesse di sì alla Roma. Curiosità vuole che ieri, quando Lukaku è arrivato a Trigoria, uno dei primi a incrociare, dopo Mourinho, sia stato proprio Dybala. Un abbraccio, un sorriso, due chiacchiere a sigillare una sintonia che ora va confermata in campo, scrive Il Messaggero.
Romelu e Paulo è la coppia dei sogni, quella che ogni tifoso romanista non vede l’ora di ammirare. Anche se bisognerà aspettare un po’: l’argentino non sarà rischiato contro il Milan. Troppo pochi 6 giorni dopo l’affaticamento all’adduttore destro che lo ha costretto a uscire a Verona.
E anche il belga, dopo il primo allenamento di ieri, dovrebbe essere convocato per regalargli la passerella pre-gara all’Olimpico, ma giocare (non scende in campo da giugno) è un’altra cosa. Quello che è certo, per vederli in campo, uno vicino all’altro, l’appuntamento è rimandato a dopo la sosta. Giusto così: inutile rischiare, la stagione è lunga e l’importante è che i due stiano bene. Proprio per questo motivo, Dybala è pronto a rinunciare alla convocazione della nazionale argentina.
A Trigoria si augurano che anche Lukaku possa dire di no alla chiamata del nuovo ct Tedesco e proprio in quest’ottica sono stati avviati i primi contatti con la federazione belga. Mou riparte dai 50 gol in 38 partite dello scorso anno. Uno che di reti se ne intende, Roberto Pruzzo ha detto come Lukaku-Dybala, sia una coppia da 40 reti. Se la profezia del Bomber si avverasse, quello che nella scorsa stagione è stato un freno a meno (la fase realizzativa) si trasformerebbe nel punto di forza della squadra che, perso Matic, sta cambiando il modo di giocare.
Più propositivo, con il pallone tra i piedi, volto a servire gli attaccanti. Gli expected gol delle prime due partite (1,84 e 1,49) e le tre reti tra Salernitana e Verona (senza contare i tre legni) sono lì a confermarlo. Tra l’altro Lukaku non solo segna (nelle ultime 11 stagioni in campionato ha sempre raggiunto almeno la doppia cifra, ad eccezione della stagione 2021-22, 8 gol in 26 gare al Chelsea) ma fa segnare. Una costante in tutta la sua carriera. Da quando nel 2013-14 aveva Mirallas vicino, capace di regalarsi 8 gol e 9 Assist.
Un crescendo boleriano che ha poi visto Martial segnare 9 reti allo United nel 2017-18, Rashford andare in doppia cifra (10) nel 2018-19 emulato da Lautaro Martinez nel primo biennio interista (17 e 14) e nell’ultimo anno (21), anche se il reale apporto di Big Rom si è visto soltanto nelle ultime 7-8 giornate di campionato. Dybala già porta in dote 114 gol in serie A, 12 nell’ultima stagione e non può che giovarsene. L’importante sarà non affidarsi a Big Rom esclusivamente in fase di transizione, spalle alla porta, con il compito di far salire la squadra. Il belga va servito in profondità, sfruttando la capacità realizzativa ma anche la capacità di giocare con il partner.
Lukaku-Dybala era la coppia che l’anno scorso Marotta sognava per l’Inter. Oggi è Mou a godersela. Il nove e il dieci, il gigante e il genio, la forza e la classe, il gol e l’assist. Controindicazioni tecniche non ce ne sono. A patto che i due stiano bene fisicamente. Lo scorso anno Romelu ha saltato 22 partite tra Inter e Nazionale e solo dieci volte ha giocato tutti i 90 minuti, mentre l’argentino ne ha saltate 18 e in campionato soltanto 7 volte è rimasto in campo senza essere sostituito. Cautela, quindi, ma anche speranza e attesa. La coppia c’è. Basta saperla gestire. E meglio di Mourinho, è difficile trovare in giro.
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