Romelu Lukaku

AS ROMA NEWS SERVETTE LUKAKU BOVE – Se Mourinho ha sparato a zero sugli atteggiamenti di alcuni giocatori tra quelli scesi in campo dal primo minuto e quelli invece subentrati nella ripresa, di certo Edoardo Bove è quello che su questo aspetto esce a testa alta dalla gara contro il Servette. E non è un caso che il ragazzo sia stato invitato dal club a rilasciare le interviste post partita, scrive il Corriere dello Sport.

Parla chi si salva dalla prestazione, dagli atteggiamenti poco graditi allo Special One, parla chi ha messo ancora una volta tutto in campo tra grinta, determinazione, e anche un labbro spaccato nel primo tempo su un contrasto al limite dell’area di rigore. E come al solito Bove poi è uscito dal campo totalmente esausto.

Certo, poi a 21 anni è anche difficile rispondere alle domande sulla prestazione imprecisa dei suoi: «Sappiamo quello che dobbiamo fare in campo e lavorare su quello che ci chiede il mister. Siamo un tipo di squadra che quando manca d’intensità nell’atteggiamento può andare in difficoltà. Quando siamo tutti uniti, poi siamo davvero una grandissima squadra, ripartiamo sempre. Volevamo vincere ma non ci siamo riusciti, come ho detto prima siamo una grandissima squadra e ripartiremo da questo».

Si riparte anche dai suoi atteggiamenti, dalle ormai consuete parole di stima di Mourinho nei suoi confronti per il coraggio e il carisma che mette sempre in campo: «Cerco sempre di fare quello che mi riesce ogni giorno. Credo di fare il mio, voglio cercare di fare le cose per cui la gente si fida di me. Questo è il mio modello: la fiducia dei compagni e dell’allenatore è quello che cerco, poi il resto arriva grazie a questa attitudine al lavoro».

E di certo anche su questo aspetto Bove non può che prendere esempio da Romelu Lukaku. Leader in campo, trascinatore e, naturalmente, goleador. Tanto lavoro per la squadra anche ieri a Ginevra tra sportellate con gli avversari, gli spazi liberati per le incursioni dei centrocampisti e quel gol che – tramite gli incastri provenienti da Tiraspol – stavano trascinando la Roma verso il primo posto nel girone europeo.

Un gol vanificato poi da quegli atteggiamenti di cui ha parlato Mourinho a fine partita. Non certo quelli di Big Rom che in 15 partite su 16 alla Roma è sempre partito titolare, uscendo dal campo in anticipo in sole quattro gare. Gol e prestazione ancora da sette in pagella, e digiuno che finisce dopo l’astinenza di tre gare consecutive.

Gli mancava il gol, avendone segnati soltanto due nelle ultime sette tra campionato e coppa. Il gol al Servette potrà servire poco per il girone ed evitare i playoff, ma di certo servirà tanto a lui per fiducia. Anche perché il suo sinistro a giro è il decimo gol con la maglia giallorossa: cifra tonda già raggiunta dopo sedici partite, adesso per Big Rom l’obiettivo è arrivare il prima possibile a quota venti per portare la Roma verso gli obiettivi prefissati. 



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