AS ROMA NEWS UDINESE DE ROSSI – La scossa c’è stata, anche per reagire a ciò che è stato percepito come una vera ingiustizia: «Quello che è successo ha smosso qualcosa. A volte il karma si ripresenta con regali succulenti», riferisce il Corriere dello Sport.
Una volta finita la voce per il gol che gli regala una vittoria fondamentale, Daniele De Rossi torna sul caso della partita non rinviata: «Ci ha dato fastidio non essere aiutati. Credo sia la prima volta nella storia in cui un club italiano non viene sostenuto in vista di una semifinale europea. Affrontare il Bayer Leverkusen, che è imbattuto in questa stagione, con un giorno in meno di riposo non sarà un dettaglio. E ora andiamo a Napoli, dove ci stanno aspettando da una settimana, senza molta possibilità di preparare granché- Ma faremo la nostra parte, perché ho un gruppo fantastico. Spero di azzeccare più mosse rispetto alla partita con il Bologna».
Ha esultato come mai prima per un gol. De Rossi sorride riguardandosi in tv: «Mi sto vergognando, mi stanno prendendo in giro tutti… Mi dispiace aver festeggiato in modo così sfrenato perché a Udine siamo stati trattati bene. Il fatto è che questa vittoria era troppo importante per noi. Per la classifica, intanto, ma anche come iniezione di fiducia dopo la sconfitta di lunedì scorso che ci aveva lasciato grande amarezza. Ripartire così di slancio cambia l’umore».
Come l’ha preparata? «Un misto di tattica, perché dalla parte di Spinazzola e Angeliño avevamo trovato più spazio nella partita sospesa, e di logica: ho cercato di tenere dentro i calciatori che potessero offrire una giocata individuale, una spizzata come è successo a Cristante, magari rinunciando alla coralità. Paredes per me è un titolarissimo ma in questo contesto ho preferito lasciarlo in panchina».
Intanto ha raggiunto i 29 punti conquistati da Mourinho, impiegando però 13 giornate invece di 20. Qui De Rossi risponde con signorilità: «Non c’è una gara tra il mister (chiama così il predecessore, ndr) e me. E’ evidente, anche se non tutti se ne sono accorti, che stiamo facendo bene. Ma dico questo: anche se la Roma non avesse cambiato allenatore i giocatori avrebbero recuperato tanti punti. Alla fine dipende tutto da loro, dai campioni che abbiamo, dal loro talento e dal loro orgoglio». E dal gruppo: «Devo ringraziare la squadra. Penso a quelli che sono venuti qua sapendo che non sarebbero entrati. C’è stata una partecipazione incredibile, che mi commuove».
La chiusura è un pensiero per l’amico Cannavaro: «E’ una persona con un’intelligenza superiore alla media, l’ho visto molto carico. Ci siamo incontrati lo scorso anno in Serie B e ha vinto lui. E’ la persona giusta per risollevare l’Udinese anche se lì sotto ci sono tanti amici: Di Fra, Nicola… Non auguro a nessuno la retrocessione».
FOTO: Credits by Shutterstock.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA