La vetta è vicina e nelle prossime tre partite visto il calendario potrebbe essere anche raggiunta, ma c’è una classifica in cui la Roma è già prima con distacco. Con 23 gol in 9 partite di campionato, infatti, l’attacco giallorosso ha fatto il vuoto: al 2° posto il Torino con 19, poi Juve e Napoli a 17. Nella storia ci erano riusciti solo Foni nel 1960 (25 gol) e Garcia nel 2013 (23), alla decima il primo si fermò a 26 gol mentre il francese certificò la decima vittoria di fila col gol di Borriello al Chievo. Contro il Sassuolo domani quindi servono tre gol per il record mentre all’attuale capocannoniere Dzeko ne “bastano” due per raggiungere un certo Batistuta (10 gol nelle prime 10 nell’anno dello scudetto). Il bosniaco è l’attore protagonista del film d’avanguardia di Spalletti tanto da essere l’attaccante che tira di più in porta nei 5 maggiori campionati europei: 49, due più di Ibra. Le media di 19,7 tiri a partita dell’intera squadra è superato invece solo dal Real Madrid (21,2).

«Il vero Edin è quello di quest’anno – assicura Dzeko a Roma Radio – È incredibile che lo scorso anno ho fatto 8 gol in 31 partite e ora 8 gol dopo solo 9 giornate. Ma voglio continuare così, perché mi sento bene, la squadra gioca bene, dobbiamo continuare tutti così». L’ex City ringrazia Spalletti: «Lui vuole sempre di più, ma anche io voglio fare sempre di più. Il mister vuole che la squadra giochi queste palle per me dietro la linea dei difensori e io ora vado sempre dietro la linea. Questo è il calcio italiano e devo fare così. Il primo anno non l’ho fatto bene e anche per questo ho segnato pochi gol e preso tante botte. Scudetto? Io non guardo troppo in là nel tempo, meglio pensare partita dopo partita. Adesso ne arriva una importante contro una squadra (il Sassuolo, ndr) che gioca un bel calcio e non è facile. Ma siamo forti e dobbiamo giocare sempre come a Napoli».

Dzeko è cambiato, ma l’attacco della Roma no. Anche l’anno scorso con Garcia, infatti, i giallorossi dopo 9 giornate erano il miglior reparto offensivo (22 gol fatti). Quello che non funziona (e non funzionava) è la difesa tanto che la Juve ha subìto 6 gol rispetto agli 11 incassati dai giallorossi. Col Sassuolo sarà tra i convocati Rüdiger, ma per rivederlo titolare bisognerà aspettare almeno 10 giorni. Tornano nell’undici, invece, Florenzi e Strootman mentre Jesus dovrebbe superare il problema al polpaccio anche se Spalletti potrebbe concedergli una “pausa di riflessione”.

(Leggo – F. Balzani)



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