Sergio Oliveira e Maitland-Niles, i due acquisti del mercato invernale adesso devono rispondere presente per aiutare la Roma in questa ultima parte di stagione, scrive il Corriere dello Sport. Restano undici partite di campionato, almeno due di Conference League: Mourinho ha bisogno di personalità e qualità dai due giocatori che Pinto aveva portato a Trigoria proprio per dare maggiore esperienza a una rosa formata da tanti giovani. Doti che fin qui entrambi hanno mostrato a singhiozzi.
Perché dopo le prime buone gare giocate a gennaio, anche i due hanno vissuto un periodo di appannamento con un rendimento più basso rispetto alle aspettative, probabilmente anche loro risucchiati da alcuni problemi che la squadra ha evidenziato dall’inizio della stagione.
Sette partite giocate da Sergio Oliveira, tanto lavoro in mezzo al campo che lo ha portato anche a rimanere a corto di energie. Il portoghese dopo le prime tre gare ha avuto un calo legato soprattutto alla mancanza di supporto a centrocampo, ma non solo. Spesso ha giocato in apnea, commettendo errori che, come con l’Inter e il Verona, sono risultati fatali.
Non è un regista, davanti alla difesa è poco produttivo per il suo gioco e quello della Roma e nelle ultime tre partite giocate dal ventinovenne Mourinho è stato costretto a toglierlo nella prima parte del secondo tempo. Contro lo Spezia era destinato alla panchina, l’infortunio al tallone sinistro lo ha costretto al forfait. Ieri è tornato ad allenarsi e adesso proverà a convincere il tecnico ad affidargli una maglia da titolare. Difficile, visto che Cristante e Veretout contro lo Spezia hanno dato segnali di ripresa.
Maitland-Niles si è rivelato fin qui un pesce fuor d’acqua. Sembra essere lontano dalla forma migliore, dopo le prime prestazioni sufficienti l’esterno inglese non è riuscito ad alzare il suo livello ma, anzi, lo ha abbassato. Poca spinta anche quando ha avuto – come col Genoa – tanto spazio.
Contro il Verona la sua peggior partita: distratto, poco incisivo sia in fase di copertura che in quella di supporto all’attacco. Di certo non si può dire che non si sia messo a disposizione di Mourinho. Ha giocato in quattro ruoli differenti: terzino a destra e a sinistra nella difesa a quattro, poi esterno su entrambi i lati quando la Roma si è schierata con i tre centrali. Inevitabilmente anche questi spostamenti non lo hanno aiutato ad adattarsi. Contro lo Spezia è rimasto a guardare per tutta la partita, adesso sia lui sia Sergio Oliveira rischiano la seconda partita fuori dai titolari.
Starà ad entrambi riuscire a invertire il trend per dimostrare alla Roma di aver fatto la mossa giusta a puntare su di loro nel mercato invernale. Per quanto riguarda il futuro invece, resta tutto in ballo. Sergio Oliveira è il più sicuro di restare, grazie anche al diritto di riscatto fissato col Porto per tredici milioni. L’inglese invece è arrivato in prestito secco dall’Arsenal: fin qui i 15 milioni che servono per portarlo nella capitale a titolo definitivo sembrano eccessivi, anche per questo motivo dovrà dare tutto in questa ultima parte di stagione per convincere Mourinho e Tiago Pinto a investire su di lui.
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