Quanto manchi Dybala ad Allegri lo dicono le ultime partite della Juventus, vinte senza brillare. Quanto mancherà Salah a Spalletti lo scopriremo a gennaio, con forti sospetti di un danno pesante ai sofisticati ingranaggi offensivi della Roma. L’egiziano, secondo violino della «coppia dei campioni» formata con Dzeko, partirà per la Coppa d’Africa già fatale ai giallorossi due stagioni fa, quando Gervinho salutò tutti a dicembre e, in sostanza, non tornò mai. Detto che l’Egitto di oggi è uno dei favoriti come la Costa d’ Avorio di allora, a Trigoria hanno da tempo fatto i calcoli: Salah salterà un minimo di tre di campionato fino a un massimo di cinque, oltre agli ottavi (giallorossi contro la vincente di Samp-Cagliari) e gli eventuali quarti di Coppa Italia. In pratica si aggregherà alla nazionale dopo lo stop natalizio e rientrerà chissà quando: il torneo dell’Egitto scatta il 17 gennaio 2017 contro il Mali, poi le sfide a Uganda e Ghana. Nello specifico, la Roma dovrà sicuramente fare a meno di Momo nelle trasferte in casa di Genoa e Udinese e nella gara interna col Cagliari. Se, come è probabile, l’Egitto si qualificherà ai quarti della Coppa d’Africa, Spalletti non avrà Salah neppure a Marassi con la Samp.
In caso di accesso alla semifinale niente Roma-Fiorentina, mentre sia la finalissima (5 febbraio) che la finalina per il terzo posto (in programma il giorno prima) non dovrebbero impedirgli di tornare a disposizione a Crotone nella gara di serie A in programma il 12 febbraio. La soluzione l’ha data Spalletti: «Semplice, ne compriamo un altro uguale». Scherzava, perché il tecnico sa bene quanto costino giocatori della qualità di Salah. Ed è bene informato anche sulle disponibilità finanziare del club: il budget di gennaio andrà creato con qualche cessione minore, visto chela Roma ha già deciso di tenersi tutti i pezzi pregiati della rosa. Oltre a piazzare Iturbe e, magari, girare in prestito Gerson, il nuovo diesse Massara proverà ad anticipare qualche affare offrendo sconti. Tipo al Torino per Castan e Iago Falque o al Basilea per Doumbia. Nel frattempo l’erede di Sabatini è al lavoro per individuare un attaccante esterno che possa fare le veci di Salah. Nelle settimane scorse è stato offerto l’olandese Depay, in rotta con Mourinho a Manchester.
Il «gancio» per la Roma è il suo procuratore, lo stesso di Strootman, con cui la società giallorossa sta definendo il rinnovo di contratto. L’ostacolo, invece, è l’ingaggio altissimo: operazione possibile solo in prestito con diritto di riscatto e contributo allo stipendio da parte dello United. Ma la concorrenza su Depay si annuncia spietata: pare lo voglia, tra i tanti, Garcia a Marsiglia. Un profilo per certi versi simile è quello del mancino Ben Arfa, finito subito ai margini del Psg. Guadagna quasi 10 milioni di euro, ha un caratterino niente male (come Depay) abbinato a indiscusse doti tecniche, l’unica base favorevole è rappresentata dagli ottimi rapporti tra la Roma e il club parigino. La Francia è la seconda terra di Massara e da lì si può pescare altro. Ad esempio Ntep, vecchio pallino di Sabatini, in scadenza di contratto col Rennes nel prossimo giugno e trattato anche dalla Lazio. Sul taccuino giallorosso ci sono pure Fekir del Lione, Thauvin del Marsiglia e il giovane Mbappe del Monaco. Tutti, per motivi diversi, obiettivi non facili. La caccia è appena iniziata.
(Il Tempo – A. Austini)
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