Ci sono due versioni della Roma in questo inizio di stagione. Quella che fa esultare i pochi tifosi che vanno all’Olimpico, anche se con qualche brivido e quella che affonda in trasferta. La squadra di Spalletti vanta il miglior attacco del campionato, ha segnato di più della Juventus di Higuain e Dybala, ma solo tre dei sedici gol sono stati realizzati lontano dall’Olimpico, per giunta uno solo su azione e due su rigore. Un solo pareggio e due sconfitte nelle prime tre partite fuori casa di questo campionato. Solo Cagliari e Crotone hanno fatto peggio, non avendo conquistato neppure un punto lontano dai propri tifosi. La Roma ha pareggiato nella prima trasferta a Cagliari e poi ha perso contro Fiorentina e Torino. Spalletti può recriminare per aver buttato via la vittoria in Sardegna, dopo essere stato in vantaggio per 2-0 e per aver perso al Franchi con un gol di Badelj nel finale viziato da un fuorigioco. Ma la Roma non è mai stata protagonista, ha subito tantissimo sia contro il Cagliari che contro il Torino, dove il passivo avrebbe potuto essere peggiore.

PUNTEGGIO PIENO In casa quattro successi su quattro, ma con qualche fatica con la Samp e l’Inter. Contro i blucherchiati il successo è arrivato all’ultima azione, con il rigore concesso a Dzeko e realizzato da Totti. Contro i nerazzurri la Roma è riuscita a tornare in vantaggio nel finale dopo aver fallito spesso il raddoppio e il pareggio di Banega. Senza problemi contro Udinese e Crotone, le uniche due partite senza aver subito reti e con otto all’attivo.

MENTALITA’ Tutti i numeri evidenziano questa enorme differenza di rendimento, che emerge anche per la difesa. Dei nove gol subiti, sei sono arrivati fuori casa. Una questione di mentalità, di mancanza di personalità? Kevin Strootman ha ammesso che il problema esiste: «Abbiamo perso troppi punti in trasferta e non possiamo accettare questo. E’ difficile spiegare cosa accade quando giochiamo fuori, forse è una questione mentale. Anche io gioco meglio all’Olimpico. Ma è tutto uguale, il terreno di gioco, il pallone. Cambiano i tifosi, che però ci seguono anche in trasferta». Spalletti sta lavorando per migliorare il rendimento della squadra e per trovare continuità di risultati. Non c’è un alllenamento specifico per riuscire a fare più punti in trasferta, ma il tecnico insiste spesso sulla ricerca di continuità nell’atteggiamento in campo. La Roma scende in campo sempre per imporre il proprio gioco, non per subirlo. Ma spesso non riesce a mantenere alta la tensione per tutti i novanta minuti. E ha concesso occasioni da gol anche al Crotone, quando è venuto all’Olimpico. La prossima partita in trasferta è una delle più delicate. Alla ripresa del campionato i giallorossi andranno al San Paolo, contro il Napoli che ha vinto tutte e tre le partite giocate davanti ai propri tifosi.

ANCHE IN EUROPA Le difficoltà a esprimere il proprio gioco in trasferta emergono anche in Europa, anche contro avversari di levatura modesta, come è accaduto contro il Viktoria Pilsen, nell’esordio in Europa League. Ed era finito in parità anche il preliminare di Champions League giocato a Oporto. Dall’inizio dell’era americana la Roma ha vinto solo quattro partite su ventiquattro giocate fra Champions ed Europa League. Dal successo del 2010 a Basilea, in trasferta ha battuto solo il Feyenoord, in Europa League, nella seconda stagione di Garcia. E ha preso gol trentadue volte nelle ultime trentatrè sfide internazionali.

(Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo)



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