AS ROMA NEWS MANCINI ITALIA – Dopo Pellegrini, rientrato a Roma per un risentimento al flessore della gamba destra, ieri è toccato a Gianluca Mancini abbandonare il ritiro azzurro, scrive il Corriere della Sera. Il difensore della Roma, uscito dopo un’ora nel match contro la Macedonia del Nord, è stato sottoposto a degli esami strumentali che hanno evidenziato un affaticamento muscolare agli adduttori coscia destra. «Il c.t. Luciano Spalletti – si legge nel comunicato emesso dalla Figc –, considerata la diagnosi medica, ha deciso di rilasciare i calciatori ai club, nell’ambito di un costruttivo rapporto di reciproca collaborazione».
Mancini è il sesto calciatore giallorosso che in questo inizio di stagione si è fermato per un problema muscolare dopo Sanches, Dybala, Aouar, Zalewski e Pellegrini, e già da oggi comincerà a lavorare a Trigoria per provare a rimettersi a disposizione il prima possibile, ma la sua presenza per la gara contro l’Empoli di domenica è a rischio.
Un problema ulteriore per Mourinho, soprattutto perché Mancini è considerato un punto fermo, in un reparto difensivo che però in questo inizio di stagione ha messo in mostra più di una crepa, con sei gol subiti nelle prime tre partite. Un disastro che ha molti protagonisti, a partire da Rui Patricio, responsabile unico del primo gol subito a Verona, anche se qualcuno gli addebita la colpa del secondo di Candreva alla prima giornata contro la Salernitana, e autore del fallo da rigore su Loftus-Cheek contro il Milan. Si è parlato nelle ultime ore di mercato di un sostituto, sono stati proposti Lloris e De Gea, ma la società gli ha confermato la sua fiducia anche se comincia a guardarsi intorno: per il futuro si fa il nome di Di Gregorio del Monza.
Non ha meno colpe Smalling, corresponsabile (con Mancini) della prima rete di Candreva e del raddoppio del Verona e lontano anni luce dal difensore insuperabile che si è visto per almeno tre delle quattro stagioni vissute nella Capitale. Tra i meno peggio lo spagnolo Llorente, che però Mourinho ha preferito sempre a Ndicka, il quale doveva essere al pari di Aouar, e prima dell’arrivo di Lukaku, il fiore all’occhiello della campagna acquisti.
E invece finora gli unici minuti giocati in stagione dall’ex Eintracht sono stati i 90 disputati nella sfida vinta 1-0 dalla Costa d’Avorio contro Lesotho, valida per le qualificazioni alla Coppa d’Africa. Per lui, unico mancino nel reparto, Mou quasi un mese fa (era il 19 agosto) aveva usato parole preoccupanti («Deve imparare a giocare con noi, ancora non sa farlo»), ma nel frattempo il difensore dovrebbe aver compiuto passi avanti. Così domenica sera è probabile che Ndicka faccia il suo esordio, sempre che il tecnico non decida, ma sarebbe una sorpresa, di giocare con la difesa a quattro.
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