Leonardo Spinazzola, Olivier Giroud

AS ROMA NEWS MILAN – Al 49’ della ripresa, Roma e Milan non avevano ancora tirato in porta, scrive La Gazzetta dello Sport. Ci preparavamo a dimenticare una brutta partita, con troppi errori tecnici e troppe interruzioni, quando il match è impazzito di colpo… De Ketelaere ha perso la palla in un contrasto, Celik è ripartito veloce e ha trovato Abraham al limite. Calabria ha steccato l’anticipo, Kalulu la chiusura e l’inglese, finora soltanto generoso, ha fulminato Maignan. Olimpico in fiamme.

Stefano Pioli con la stessa espressione sbalordita della partita d’andata, dopo la rimonta subita a San Siro, da 2-0 a 2-2, all’ultimo respiro. Un’altra beffa del terribile José Mourinho. Invece, al 52’, Leao ha scodellato la palla alle spalle della difesa giallorossa e Saelemaekers ha spinto in rete l’1-1. Un pareggio folle che lascia rimpianti a entrambi i tecnici. Ma il Milan deve averne un po’ di più.

Mourinho, in piena emergenza, che ha perso anche Kumbulla, Belotti e Bove nel corso del match, ha disegnato la sola partita possibile: intensa, organizzata, protetta, magari anche sporca, per ridurre nella battaglia agonistica la differenza dei valori attuali. Un punto poteva essere un traguardo accettabile fin dall’inizio, per non lasciarsi staccare da una concorrente diretta. Forse, inconsciamente lo ha pensato anche il Milan, che veniva da un mese di fuoco, dal doppio incrocio col Napoli, logorante nel fisico e nella testa.

Ma i rossoneri stavano meglio, lo hanno dimostrato conducendo a lungo il gioco, e avrebbero dovuto cercare con altro spirito la vittoria, per scrollarsi di dosso la Roma e tenere a distanza l’Inter, che invece oggi può tentare l’aggancio. Al Milan sono mancate velocità, lucidità e la luce delle stelle (specie Theo). Invece di ringhiare, si è fatto trascinare a poco a poco nella palude di Mourinho e ha rischiato di lasciarci la pelle.



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