Daniele De Rossi

AS ROMA NEWS INTER DE ROSSI – Daniele De Rossi ha seguito l’allenamento di ieri dalla torretta di tre metri che si erge di fianco al campo del Fulvio Bernardini. Un modo per visionare dall’alto il lavoro della squadra, i movimenti dei reparti e al tempo stesso isolarsi per studiare le possibili mosse per cercare di ostacolare la squadra più in forma del campionato e capolista della classifica, scrive il Corriere dello Sport.

Lo stesso modus operandi – tra l’altro – di Luis Enrique, uno dei punti di riferimento di DDR nella sua carriera da giocatore e poi da allenatore, quando nella stagione 2011 indossava la tuta della Roma e cercava – invano – di costruire un progetto vincente nella prima gestione americana. 

Tredici anni dopo la proprietà a stelle e strisce è cambiata, la torretta è rimasta a Trigoria e con lei anche le abitudini degli allenatori. De Rossi arriva da tre vittorie consecutive e con una bella iniezione di fiducia per affrontare nel migliore dei modi il suo primo big match da tecnico, contro quell’Inter che tante volte ha sfidato in passato da giocatore e che con un suo gol aveva anche aperto la strada a una vittoria e a un clamoroso sorpasso in classifica contro i nerazzurri di Mourinho. Un’avventura poi terminata con un controsorpasso all’ultima curva e l’amaro secondo posto per il gruppo di Ranieri

L’Inter è stata la squadra più affrontata dal De Rossi giocatore (14 vittorie, 12 pareggi e 15 sconfitte), e sarà anche la prima grande che sfiderà nella sua nuova veste. Lo farà all’Olimpico dove la Roma ha un ruolino di marcia da scudetto (considerando solo le gare interne ha un solo punto in meno rispetto alla capolista), e con il tifo non solo dei romanisti ma anche di una Juventus che spera nel passo falso degli uomini di Inzaghi per ravvivare la sfida scudetto. 

Daniele proverà a fare quello che non è riuscito alle altre grandi, eccetto la squadra di Allegri nella sfida d’andata. Le ultime uscite della Roma fanno ben sperare chi vede nella partita di sabato pomeriggio un’opportunità per rilanciare la corsa scudetto, i fatti invece fin qui hanno raccontato ben altro, cioè una corazzata nerazzurra che ha spazzato via tutte le big del campionato raccogliendo venticinque punti su ventisette a disposizione tra Juve, Milan, Atalanta, Napoli, Roma e Lazio.

Solo i bianconeri sono riusciti parzialmente a fermare Inzaghi con il pareggio di novembre per 1-1 allo Stadium. Una media di 2,77 punti negli scontri diretti contro quella della Roma da 0,75 punti a gara. Sulla carta, guardando prettamente i numeri, sarebbe una sfida a senso unico. I giallorossi in questa stagione hanno battuto soltanto il Napoli, raccogliendo poi tre pareggi (contro Lazio, Atalanta e Fiorentina) e quattro sconfitte, compresa quella a San Siro contro l’Inter.

Un ko di misura per la Roma ma senza tirare in porta, ma soprattutto con un Lukaku a mezzo servizio (e scosso dall’accoglienza rumorosa dei suoi ex tifosi) e una squadra in emergenza, priva di Dybala, Pellegrini, Smalling, Renato Sanches e Spinazzola. Oltre ai lungodegenti Abraham e Kumbulla. Sarà quindi una partita diversa rispetto all’andata? Lo spera la Roma, ma anche De Rossi che dal suo arrivo ha cambiato modulo, ha avuto dal mercato due innesti interessanti come Angeliño e Baldanzi (uno dei suoi primi gol tra i grandi regalò all’Empoli la vittoria a San Siro contro i nerazzurri) e ha finalmente di nuovo a disposizione gran parte della rosa.

Il neo tecnico ha avuto due settimane libere dai doppi impegni per lavorare con la squadra prima sulla parte atletica poi sulle sue nuove tattiche, quindi un 4-3-3 con un ritmo alto, velocità nel palleggio e pressing alto sui portatori di palla avversari. Contro il Cagliari si è vista una Roma già più vicina alle idee del tecnico.

Ed è adesso una squadra con un piglio decisamente diverso rispetto alle ultime uscite prima del cambio in panchina, con un Pellegrini rigenerato e autore di tre reti nelle ultime tre partite, con un Dybala in questo momento in buona condizione e che un anno fa decise la sfida in trasferta contro i nerazzurri con un bel sinistro al volo all’in terno dell’area di rigore. Dalla torretta DDR studia le mosse per frenare l’Inter, per mettere ancora in discussione la lotta scudetto ma soprattutto per avvicinarsi ulteriormente alla zona Champions e continuare a lavorare anche sulla sua conferma per la prossima stagione.



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