Henrikh Mkhitaryan

AS ROMA NEWS FEYENOORD ZANIOLO MKHITARYAN – Il pareggio contro il Venezia ha reso importante, scombinando i piani di Mourinho, anche l’ultima giornata. Piccola consolazione: Torino-Roma è stata anticipata a venerdì e ieri è stato ufficializzato l’inizio alle 20.45 (diretta tv in esclusiva su Dazn), scrive il Corriere della Sera.

Eventuale premio in palio, la certezza di giocare le Coppe europee anche nella prossima stagione. Non è un segreto per nessuno, però, che la partita che i giallorossi aspettano è la finale di Conference League, il 25 maggio, a Tirana, contro gli olandesi del Feyenoord. La Roma non alza un trofeo dalla Coppa Italia 2008 e Mou potrebbe mettere le mani su un doppio trionfo: vincere un «titulo» al suo primo anno sulla panchina giallorossa e diventare il primo allenatore a mettere in bacheca Champions League, Coppa Uefa/Europa League e Conference League.

Per questo non verranno presi rischi nella partita di venerdì, cercando invece di recuperare due pezzi molto importanti per la sfida di Tirana: Zaniolo e Mkhitaryan.

Il primo ha saltato Roma-Venezia per un affaticamento muscolare al quadricipite ma non è a rischio per la finale di Conference. Toccherà a Mourinho decidere se dargli un po’ di minutaggio contro il Torino, magari risparmiando Abraham.

L’armeno manca dal 28 aprile, quando a Leicester lasciò il campo dopo 56 minuti per una lesione di primo grado al flessore della gamba destra. Anche ieri Miki ha proseguito a Trigoria il programma di recupero studiato dai medici. La sua presenza è fondamentale: senza di lui, nelle ultime quattro partite, la Roma ha battuto solo gli inglesi nella semifinale di ritorno, ha pareggiato in casa contro Bologna e Venezia e ha perso in trasferta contro la Fiorentina. Come dice Mourinho: in rosa non c’è un altro giocatore con le sue caratteristiche.

Mkhitaryan ha un motivo in più per lavorare a tappe forzate pur di non perdere un’altra finale. Il 29 maggio 2019 non potè seguire per «motivi politici» l’Arsenal nella finale di Europa League contro il Chelsea allenato da Maurizio Sarri, che poi vinse 4-1 (Giroud, Pedro e doppietta di Hazard per i Blues, Iwobi per i Gunners). L’atto conclusivo si svolgeva a Baku, capitale dell’Azerbaigian, in conflitto con l’Armenia per il controllo della regione del Nagorno-Karabakh.

«Dopo aver discusso con il giocatore e con la sua famiglia – scrisse l’Arsenal in un comunicato ufficiale -, abbiamo concordato di comune accordo che Henrikh non farà parte della nostra spedizione a Baku. Abbiamo scritto alla Uefa esprimendo le nostre preoccupazioni riguardo a questa vicenda. Siamo anche molto delusi per il fatto che un giocatore possa perdere una grande finale europea, evento che accade raramente all’interno di una carriera, a causa di situazioni come questa».

La Roma e José Mourinho, che lo aveva già allenato al Manchester United, hanno dato a Mkhitaryan un’altra possibilità. Adesso tocca a lui fare di tutto per essere in campo a Tirana e, possibilmente, vincere.



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