Gianluca Scamacca, Alvaro Morata

CALCIOMERCATO AS ROMA MORATA SCAMACCA – Parte oggi la seconda settimana di lavoro della Roma, la prima con la rosa al completo visto il ritorno dei nazionali. A Trigoria, insomma, si comincia a fare sul serio e Mourinho potrà cominciare a scoprire altri volti nuovi, in attesa che Pinto gli regali il centravanti, con Morata che ha superato Scamacca nelle preferenze della società giallorossa, scrive il Corriere della Sera.

Non è escluso che il g.m. possa provare a metterli entrambi a disposizione dello Special One, ma prima dovrebbe trovare una sistemazione a Belotti, che anche nella prima uscita contro la Boreale è rimasto a secco e non ha dato segnali molto confortanti.

Se l’attacco è tutto da ricostruire, la difesa al momento è il reparto più completo, in attesa di capire quale sarà il futuro di Ibanez, che ha mercato soprattutto in Premier League. Superata la scadenza del 30 giugno, però, la Roma non ha troppa fretta di venderlo e soprattutto è nella condizione di poter trattare sul prezzo del brasiliano, valutato almeno 30 milioni. Con Smalling e Mancini che sono le due certezze del reparto, sabato a Trigoria si è visto per la prima volta NDicka, che si è fermato a firmare autografi ai tifosi che erano nel centro sportivo dopo il match con la Boreale, che ha visto dalla panchina.

In campo c’era Diego Llorente, che ha convinto Mou a confermarlo. «Alla Roma – le sue parole – mi sono sentito subito molto amato, volevo tornare e per me era l’unica opzione, ci tenevo a fare una stagione completa in giallorosso». Anche perché la voglia di rivincita dopo Budapest è tanta. «Credo che sbaglieremmo se guardassimo al passato o se pensassimo troppo al futuro, non dobbiamo pensare all’obiettivo finale. È chiaro che vogliamo migliorarci ma quest’anno la squadra sarà diversa e ancora non è completa».

È arrivato Kristensen, suo compagno al Leeds, e potrebbe arrivare il connazionale Morata«Rasmus è un grande acquisto che ci può aiutare sia in fase difensiva sia in quella offensiva. Morata? Il mercato cambia da un giorno all’altro, è molto volubile, noi siamo concentrati su quello che succede in campo e sul nostro lavoro. Ciò che accade fuori non ci riguarda».

Nella prima uscita ha giocato nella difesa a tre e poi a quattro. «Uno dei nostri punti di forza è poter cambiare modulo, io mi adatto a giocare in ogni ruolo e cerco di dare una mano dove l’allenatore ha bisogno».



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