Josè Mourinho

AS ROMA NEWS ZANIOLO MOURINHO – «Zaniolo, seconda domanda». Josè Mourinho aveva previsto tutto. Anche il timing del dibattito che avrebbe approfondito il tema più caldo. La prova è nel foglietto che Mourinho ha scritto di suo pugno prima di entrare in sala stampa per poi consegnarcelo, scrive il Corriere dello Sport.

Zaniolo alimenta curiosità e tensioni perché è un grande talento in palese difficoltà. E dopo l’esclusione nel derby e la delusione azzurra salterà anche la trasferta in casa della Sampdoria. «E’ infortunato – chiarisce Mourinho – in questi giorni non si è allenato perché è tornato dalla Nazionale con un fastidio a un flessore. E’ stato il primo a dirlo. Di conseguenza non è disponibile». 

Già, ma come sta vivendo questa fase complessa? «Dovreste chiederlo a lui o al suo staff, sperando che vi dicano la verità. Io non capisco perché a Roma abbiate un’ossessione per Zaniolo. Non mi pare che ad Allegri chiedano ogni volta di Bernardeschi o a Inzaghi di Dzeko. Nicolò è rimasto fuori nel derby perché abbiamo deciso di affrontare la Lazio con una certa strategia, che poi ci ha fatto vincere la partita. Non c’è altro da dire. Oggi la questione è semplice: ha un problema e non è convocato».  

La verità è che Zaniolo ha preferito curarsi per bene – l’infortunio è reale – anche sapendo che Mourinho non lo avrebbe schierato dall’inizio. Perché la Roma ripartirà dalla formazione del derby, con il 3-4-2-1. Zaniolo dovrà impegnarsi per riprendersi il posto da titolare, già dalla partita di Bodo. In fondo nessuna porta è chiusa: «Possiamo anche cambiare, giocando con due attaccanti. Dipende dall’avversario e dal tipo di partita che pensiamo di fare».

La difesa a tre, invece, non si tocca, per adesso: «Ci ha dato una stabilità che ci mancava da tempo e si adatta alle caratteristiche della rosa: gente come Zalewski o El Shaarawy, per esempio, può giocare come quinto di centrocampo ma non come terzino. Per il futuro non so se continueremo su questa strada, dipenderà da tante cose».

Una, soprattutto: il mercato che la Roma riuscirà a costruire in estate tra cessioni e acquisti. Una partenza è già certa, quella di Veretout che ha rotto con la società per la questione del contratto e anche dall’allenatore non è considerato come prima. Ma il resto, per un eventuale ritorno al 4-2-3-1, dipende dalle altre mosse. 

Intanto, Mourinho si aspetta una Roma concentrata sul finale di campionato: «Ho detto ai giocatori che è drammaticamente diverso chiudere quinti oppure ottavi. Siamo in lotta per un piazzamento in Europa e dobbiamo conquistarlo. Gli obiettivi possono sfumare per colpa di un calo di concentrazione e a una squadra che affronta gli impegni con la mentalità vincente. Poi, può anche capitare di pareggiare, perché esistono gli avversari che giocano per rubarti dei punti. Contro la Sampdoria, per dire, troveremo delle difficoltà anche per il tifo eccezionale di Marassi: per batterla dovremo esprimerci al massimo».

Nella classifica degli expected goals, indice che misura le occasioni create e concesse, la Roma sarebbe terza in classifica a due punti dall’Inter prima: «Eh, purtroppo questa è una classifica virtuale. Ma i dati aiutano a riflettere. Avremmo dovuto fare risultati migliori per il nostro stile offensivo».

Chiusura garbata sul flop mondiale dell’Italia: «Per una questione etica non mi sento di commentare. Ho un’idea che spiega questo risultato ma la svelerò soltanto privatamente a chi me lo vorrà chiedere a livello istituzionale. Posso solo dire che mi dispiace non vedervi al Mondiale, perché sono affezionato al vostro Paese. Al tempo stesso sono ovviamente felice per il mio Portogallo». 



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