AS ROMA NEWS EUROPA LEAGUE HELSINKI DYBALA MOURINHO – Uno ha cambiato subito l’inerzia con quei due cambi a inizio ripresa, l’altro ha cambiato proprio la partita, perché quando entra in campo è abituato a lasciare sempre il segno. Come riferisce La Gazzetta dello Sport, Mourinho e Dybala la partita l’hanno indirizzata insieme, spianando la strada alla Roma verso la sua prima vittoria stagionale in Europa.
Intendiamoci, non che l’Helsinki sia stato avversario irreprensibile, ma intanto quel primo tempo era finito 0-0. E quel dito iniziale con cui Mourinho indicava simbolicamente la canzone di Conidi “Mai sola mai” lascia dentro tante cose. Un po’ a tutti ma soprattutto a loro due.
E Mou alla fine si coccola Paulo, che gli ha cambiato la partita. “Con quel gol la sfida è cambiata – dice l’allenatore della Roma –. Nel primo tempo siamo stati troppo passivi in superiorità numerica. Poi nella ripresa abbiamo cambiato atteggiamento, siamo passati alla difesa a 4, aumentato il ritmo, pressando sempre alti”. Anche se poi alcune cose a Mou non gli piacciono: “Dobbiamo migliorare nella costruzione del gioco, ma soprattutto nel rapporto tra occasioni create e gol fatti: i giocatori di talento lì davanti devono essere più cattivi. Anche Belotti l’ho visto subito con questa malattia, ha provato 4-5 tacchi, mentre lui deve segnare di ginocchio, di culo, di testa”.
Mou poi su Zaniolo: “Leggendo tante cose un po’ di paura di perderlo l’ho avuta, anche se Pinto non è mai venuto da me a dirmi che esisteva questa possibilità. Nicolò è importante, l’unico con un potenziale fisico e di uno contro uno. Se c’è qualche problema non vuol dire che non esiste un rapporto. A volte sono anche io a provocare delle reazioni, ma il nostro rapporto è stato sempre ottimo. All’inizio mi avevano detto che il professionista era un disastro, si allenava male, arrivava in ritardo. O erano bugie o non so”.
Dybala, invece, ha fatto gol al primo pallone toccato, appena 69 secondi dopo il suo ingresso. La sua prima rete in Europa League, un gol che ha festeggiato con dei baci verso la tribuna. E un gol che lo porta a quota 4 in 8 partite, da quando è in Italia solo una volta era partito meglio, nel 2017/18. “E ora voglio vincere con questa squadra, i tifosi qui mi mettono i brividi”.
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