AS ROMA NEWS LEICESTER MOURINHO – Lottando e vincendo con una partita di grande sacrificio, José Mourinho andrà a giocarsi la sua ottava finale europea, la ventiseiesima in carriera. Sarà l’unico allenatore ad aver raggiunto una finale europea con quattro club differenti: prima della Roma ci era riuscito con Porto, Inter e Manchester United, scrive La Gazzetta dello Sport.
Il suo trionfo, sognava di portare in alto la Roma al primo colpo per entrare nella storia giallorossa. Manca ancora Tirana, ma nella storia romanista da ieri José c’è già lo stesso. «È stata una vittoria di famiglia: non solo quella che era in campo o in panchina, ma anche quella che era allo stadio – dice -. C’è stata un’empatia gigantesca, un grande senso di famiglia. Abbiamo fatto una gara straordinaria, anche se qualcuno la interpreterà in modo diverso. Ma quando il tuo portiere fa solo due parate in 180 minuti contro una squadra di Premier con grande qualità vuol dire che qualcosa di buono hai fatto per compattezza e copertura degli spazi. La storia della Roma è di sofferenza, non vince da tanto, il numero delle finali non è in linea con la sua storia. Tutto questo per noi significa tanto, vale come andarsi a giocare la Champions per Real e Liverpool».
Poi Mou si lascia andare ad un pizzico di commozione: «Sono in un momento della mia carriera che non lo faccio per me, ma per questi straordinari tifosi, per la proprietà e per i miei giocatori, che sono stati straordinari. Per arrivare a Tirana abbiamo fatto 14 partite, tantissime, pagando anche con dei punti persi in campionato. Ma ora che siamo in finale vogliamo andare lì per vincerla».
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