Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO – Sarebbe bello ascoltare la sua voce, il suo pensiero, ma dovremo attendere ancora un po’. José Mourinho non parla pubblicamente ormai da due mesi, cioè dalla partita contro il Torino del 13 novembre, e resterà in silenzio almeno fino a mercoledì, vigilia del debutto in Coppa Italia, dovendo ancora scontare l’ultima giornata di squalifica in campionato, scrive il Corriere dello Sport.

Il suo umore non è dei migliori, a prescindere dalla scomparsa di Gianluca Vialli che lo ha molto addolorato, ma la vittoria contro il Bologna gli ha consentito di preparare con maggiore serenità la sfida di San Siro, che può aprire scenari nuovi nella stagione della Roma. 

Negli ultimi tempi Mourinho ha ricevuto tante critiche, che sono per certi versi giustificate dal rendimento insoddisfacente della squadra. Soprattutto in termini di qualità del gioco. Ma chi sottolinea la mancanza di crescita di livello della Roma da un anno all’altro non tiene conto dei numeri, che ancora danno ragione all’allenatore. Rispetto alle prime 16 giornate del campionato 2021/22, la Roma ha conquistato 5 punti in più e ha guadagnato due posizioni salendo dal settimo al quinto posto. 

Ha incassato 6 gol in meno, issandosi al quarto posto nella classifica delle difese della Serie A. E più nel dettaglio secondo gli analisti dei gol attesi (expected goals), è la squadra che ha lasciato agli avversari meno occasioni nitide per segnare: ne ha subiti effettivamente 14 ma per ciò che ha sofferto nella fase difensiva ne avrebbe “meritati” 10,68. A conferma di questo dato Rui Patricio è il portiere che ha effettuato meno parate (31) dopo Consigli del Sassuolo.

Il problema della Roma è dunque tutto nella produzione offensiva. O meglio nella concretezza sotto porta. Perché è vero che il 42 per cento dei gol in questa Serie A è arrivato da calcio piazzato (8 su 19), la percentuale più alta tra le venti concorrenti. Ma se le reti complessive sono state poche (appunto 19, media 1,18 a partita, decimo attacco del campionato), la responsabilità è in moltissimi casi delle imprecisioni nei momenti decisivi. Tornando agli expected goals, la Roma è terza per costruzione di occasioni (32,58 gol attesi) e ha il più alto differenziale negativo tra reti segnate e reti virtuali. Ha pesato anche la sfortuna: i 12 legni colpiti sono un record nelle statistiche dell’attuale Serie A.

Se poi vogliamo guardare all’estetica, sicuramente la Roma non è stata quasi mai bella in questa stagione. Ma incolpare di questo solo l’allenatore, che aveva impostato il “mercatino” estivo su un centrocampista di qualità come Wijnaldum e ha perso per un mese in mezzo anche Dybala, appare riduttivo. Quando avrà a disposizione – e in condizione – tutti i migliori giocatori, Mourinho potrà prendersela con se stesso se la squadra continuerà a rendere al di sotto delle proprie potenzialità. Per il momento, numeri alla mano, i suoi alibi sembrano piuttosto solidi.



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