ULTIME NOTIZIE AS ROMA EMPOLI MOURINHO – Se la Roma pensa di fare oggi a Empoli la stessa partita che ha giocato contro Cagliari e Lecce saremmo costretti a soffrire e difficilmente prenderemmo i tre punti che sarebbero necessari, scrive Paolo Liguori su Il Messaggero. L’Empoli è una squadra veloce, messa bene in campo e non soffre di alcuna soggezione.
Il suo allenatore Andreazzoli non è geniale, ma conosce bene l’ambiente giallorosso per esserci stato a lungo e avere allenato anche la prima squadra, dopo la cacciata di Zeman. Ma l’Empoli non è di Andreazzoli, è una macchina da studiare e da ammirare, costruita dal presidente Corsi. Serve una Roma vera, per vincere ad Empoli, come sette volte su tredici è già successo.
Serve un Mourinho soddisfatto dei suoi giocatori, come purtroppo non avviene da alcune partite. Suona strano parlare dell’allenatore come di un termometro, invece che farne il principale responsabile, come sempre avviene. Ma con Mourinho è giusto così: è troppo intelligente per far pensare che qualcosa gli sia sfuggito, i suoi commenti a fine partita combaciano fino all’eccesso con gli umori dei tifosi, anzi dei tifosi più affezionati e competenti.
Per questo mi fido che Josè sia l’unica vera possibilità per ricostruire una squadra all’altezza dei colori della maglia e della tradizione. Ci piace moltissimo che Tammy e Nicolò abbiamo ricominciato a far rivedere scintille e che Micki sia centrale nel gioco, ma devono sbagliare meno nei momenti decisivi. Loro tre più degli altri, perché è a loro tre che capitano le palle più importanti.
Oggi e le prossime gare servirebbero soprattutto a fare punti, con una classifica che non è ancora proibitiva, se la Roma riparte di corsa. Perché è giusto che andremmo con Josè fino all’inferno, ma mica lo vogliamo davvero.
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