Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHOMourinho è sempre sul pezzo. Martedì sera era alla Cidade do Fotebalo, in Portogallo, per ritirare il premio “Quinas de Ouro“, organizzato dalla federcalcio lusitana. Ha diretto l’allenamento al mattino, è partito per Lisbona e si è preso qualche giorno per staccare la spina, perché tornerà a Trigoria alla ripresa degli allenamenti, fissata per lunedì prossimo, quando comincerà a preparare la partita contro l’Inter, senza undici giocatori ancora impegnati con le Nazionali, scrive il Corriere dello Sport.

Ieri, ultimo giorno di lavoro della settimana, a dirigere la seduta c’erano i suoi collaboratori. Mourinho ha ricevuto il prestigioso riconoscimento federale per la vittoria nella Conference League della passata stagione e per i suoi ventidue anni di carriera da allenatore.

Sabato 1° ottobre a San Siro seguirà la partita dalla tribuna, l’espulsione contro l’Atalanta gli è costata un turno di squalifica. Nello stadio dove ha festeggiato il Triplete da quando è tornato in Italia ha sempre perso (due volte contro l’Inter, una con il Milan), ma ci tiene a fare bella figura contro quei tifosi che ancora lo rimpiangono. Una vittoria a Milano metterebbe nei guai Simone Inzaghi e certificherebbe la crisi dell’Inter. José n on ha rimpianti per l’espulsione di domenica, fa parte del suo modo di vivere il calcio che non vuole cambiare: “Non è una novità per me, ne ho prese molte, rispecchia il mio modo di essere e di allenare. Non voglio cambiarlo”.

In questi anni vissuti intensamente in panchina ha vinto molto, ha vinto anche con la Roma al primo tentativo e non vuole fermarsi alla finale di Tirana: “Questi anni sono passati velocemente, ma vado avanti. Mi sento bene, mi sento forte, motivato, mi piace vincere, odio perdere, non è cambiato nulla. Il colore dei capelli sì, anche le rughe, ma voglio continuare. Non per altri ventidue anni, non ci sarebbe tempo, ma per qualche anno ancora sì. Finché le persone a casa continueranno a volermi vedere lontano da casa andrò avanti ancora per tanto tempo”. 

La stagione appena cominciata non è facile, ma Mourinho non ha perso le sue ambizioni, anche se sottolinea sempre il gap con gli avversari che cercherà di colmare: “Lo scorso anno abbiamo fatto quello che nessuno si aspettava, quest’anno cercheremo di fare meglio. Non abbiamo lo stesso potenziale economico dei nostri rivali, abbiamo fatto un mercato con sette milioni di euro spesi, ma abbiamo qualità, passione, un ambiente con tante persone a cui piace lavorare insieme. E questo è molto importante. Poi a fine stagione vedremo”. Il suo futuro è ancora tutto da scrivere, anche se ha un altro anno di contratto con i Friedkin

Infine Mourinho ha dribblato i giornalisti che gli chiedevano se era ipotizzabile vederlo alla guida del Portogallo dopo i Mondiali in Qatar: “Non si sa se Fernando Santos continuerà per molti anni ancora. Guardate il futsal, vincono tutto e non smettono di vincere. Congratulazioni a loro”.

Il suo pensiero adesso è la Roma. Sperava in un avvio di stagione più facile, ma gli infortuni, a cominciare da quello di Wijnaldum, lo hanno messo alla corde. Ma non si è arreso, ha mostrato sempre il suo orgoglio, ha tenuto alta la concentrazione della squadra, che dopo la tibia rotta dell’olandese ha avuto qualche giorno di sbandamento. Mourinho sa cosa fare per continuare a vincere, intanto vorrebbe prendersi una bella soddisfazione a San Siro.



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