Josè Mourinho

NOTIZIE AS ROMA VITESSE MOURINHOMourinho è stato chiaro: conta il Vitesse, per la Lazio ci sarà tempo. Del resto è dall’inizio della stagione che ripete sempre lo stesso leit motiv: conta la prossima partita, interessa solo quella, scrive La Gazzetta dello Sport.

E ieri lo ha ripetuto ancora, consapevole che passare il turno stasera vorrebbe dire avvicinare il sogno di portare a casa un trofeo. Che poi per lui sarebbe un trofeo storico, il primo allenatore a pazziare il poker europeo, avendo vinto due volte la Champions e l’Europa League e una la Coppa delle Coppa (da vice di Robson, al Barcellona).

«L’unica partita che mi interessa è il Vitesse, non la Lazio – dice Mou – Se stasera vinciamo o pareggiamo siamo ai quarti di finale, se perdiamo siamo fuori. Non mi interessa altro, penso solo a questa gara». Dove Mou proverà comunque a vincere. «Ad Arnheim abbiamo giocato per i tre punti, come in una gara secca. Faremo lo stesso, anche se ci potrebbe bastare un pari».

Il vero problema, però, è trovare il modo di far segnare gli attaccanti. Se si eccettua per Abraham, ovviamente, le altre punte finora sono state tutte deludenti dal punto di vista realizzativo. «Ma sono attaccanti che hanno sempre fatto gol e ora non segnano più o attaccanti che hanno fatto sempre pochi gol e stanno continuando cosi?», si chiede Mou. La seconda, gli viene suggerito. «Ecco, la risposta è chiara», dice Mou. Aggiungendo: «Non è che qui ci sia Lewandowski che ora nella Roma non segna più. Ma non è un problema di qualità, ma di profilo dei giocatori». Un altro messaggio in codice a Tiago Pinto in vista delle mosse per il mercato estivo.



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