Josè Mourinho

AS ROMA NEWS MOURINHO – Da contratto il matrimonio deve durare fino a giugno 2024. Al momento non è sul tavolo né una separazione né un prolungamento. Roma e Mourinho proseguiranno insieme anche la prossima stagione, rispettando gli accordi sottoscritti di due anni fa. Non una notizia se si considerano solo i contratti firmati dalle parti, ma certamente una forte indicazione di volontà dopo mesi di dubbi sul proprio futuro da parte dello Special One, scrive La Repubblica.

Mourinho vuole continuare la sua avventura in giallorosso. Ma vuole farlo a condizioni diverse. Avendo più potere decisionale e indicando la direzione sportiva, ben consapevole delle difficoltà economiche. Programmazione, budget e ambizione. I punti focali che il portoghese vorrebbe discutere con i Friedkin sono chiari, ora servirà capire quali sono le intenzioni degli americani. Tutti nodi che dovranno essere sciolti nell’incontro programmato tra allenatore e proprietà.

Perché la linea dei Friedkin non è mai cambiata. Fintanto che la palla rotola non c’è motivo per parlare di futuro. Giugno è lontano, molto più vicine sono le scadenze di una squadra ancora in corsa per due obiettivi. Il quarto posto in campionato e la corsa verso Budapest. Con la vittoria dell’Europa League che potrebbe diventare passepartout strategico in sede di programmazione.

Nonostante il matrimonio continui a viaggiare su un crinale scosceso tra divorzio e idillio. Mourinho serve alla Roma per proseguire il percorso di crescita sportiva pensato dai Friedkin. Allo stesso modo il club giallorosso è attualmente l’unica certezza in mano allo Special One. Il mercato degli allenatori ha già iniziato a muoversi, ma il portoghese – come già fatto a dicembre con la nazionale portoghese – non ha intenzione di ascoltare nessuna sirena. Attuale e futura. La mente è rivolta solo alla Roma e alla squadra del prossimo anno. L’unico club che potrebbe far tentennare il portoghese è il Chelsea, visto che il futuro di Potter è ancora tutto da scrivere. E strettamente legato alla megalomania calcistica del proprietario Boehly.

Ma la centralità che Mourinho ha a Trigoria è merce rara, lo sa bene anche lo Special One. Insieme alla leadership incontrastata nello spogliatoio – con quel «a Roma c’è un solo leader e sono io», detto poche settimane fa – che difficilmente riuscirebbe a trovare altrove. La crescita dei giallorossi è evidente. Magari non repentina come avrebbe voluto, utilizzando la vittoria della Conference come volano per accelerare. Ma calmierata dai conti disastrati del club e i paletti del Ffp. Tutti argomenti noti e posti sul tavolo delle trattative al momento della firma. Ma si è vincenti solo con l’ambizione a migliorare sempre, convinti che i trofei siano solo un punto di partenza. E allora che si continui insieme, poi a giugno si delineeranno i confini. Ma la Roma ha bisogno di Mou, così come a lui serve la Roma per rimanere Special.



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