È tornato in panchina e non si è annoiato. Ha sofferto un po’ nel primo tempo, ma nella ripresa Mourinho ha visto una bella Roma. Lo Special One dispensa buffetti affettuosi e parole dolci ai suoi giocatori. Il successo in Olanda mette al sicuro la qualificazione ai quarti di finale di Conference League, scrive il Corriere dello Sport.
Il tecnico aveva messo in guardia sulle condizioni del campo, non è stato facile restare in piedi: «Abbiamo controllato la partita nel secondo tempo, ma nel primo no. Lo 0-0 stava stretto al Vitesse, non abbiamo fatto nulla per segnare e abbiamo avuto problemi. Siamo stati fortunati in qualche situazione. Era molto difficile giocare qui, molto difficile creare ed avere sicurezza nel possesso. Ma nel secondo tempo abbiamo controllato bene la partita, prima era stato davvero difficile».
Oliveira ha segnato il gol partita e ha dato il suo contributo a centrocampo: «Quando non c’è un regista puro vanno provate varie soluzioni. Sergio e Veretout nel primo tempo non hanno controllato, non abbiamo avuto nemmeno la possibilità di fare possesso palla, nel secondo tempo invece è andata un po’ meglio. Non voglio dire che Cristante abbia fatto meglio di Veretout, ma il nostro pressing nel primo tempo era molto disconnesso. La posizione di Abraham era disconnessa, per Veretout è stato difficile saltare l’uomo, dall’altra parte Maitland-Niles non ha avuto l’arroganza necessaria per pressare alto, poi Karsdorp ha fatto meglio. Nella ripresa non ho mai avuto la sensazione che avremmo potuto prendere gol, mentre nel primo sì, sarei stato felice anche di arrivare all’intervallo sullo 0-0».
La Roma dà la sensazione di essere una squadra in crescita: «Cerchiamo di costruire dal primo giorno, contro il Vitesse per la prima volta abbiamo avuto più stabilità. Spinazzola è l’unico indisponibile, contro l’Udinese non ci saranno Mkhitaryan e Kumbulla, al ritorno non ci saranno Oliveira e Mancini, ma abbiamo più soluzioni. La squadra capisce meglio i momenti di gioco, capisce meglio quello che deve fare, è più pragmatica. Abbiamo perso un po’ quell’essere naif, anche nelle difficoltà la squadra ha reagito bene. Abbiamo avuto una grande difficoltà nell’adattarci alla partita, alle condizioni del campo, all’intensità del gioco. Siamo stati anche fortunati perché loro hanno avuto un paio di occasioni per segnare. Nel secondo tempo no, si può parlare di controllo assoluto, anche quando siamo rimasti in 10. Anche quando ci siamo abbassati abbiamo controllato la gara. Abbiamo giocato bene difensivamente in un momento in cui era necessario farlo. Era impossibile giocare a pallone su questo campo, però era in palio una qualificazione ai quarti di finale e a abbiamo preso il minimo risultato che ci lascia la speranza in vista della gara in casa con i nostri tifosi e con un campo che paragonato a questo sembra una meraviglia. Speriamo di fare risultato e passare al prossimo turno».
La Roma è cresciuta molto a livello difensivo. Terza partita consecutiva senza prendere gol: «Non abbiamo commesso grandi errori. Nel primo tempo sì, magari anche per il campo, come nella situazione in cui Rui Patricio ha rischiato. Avevamo difficoltà nel controllare la palla. Stiamo crescendo veramente nel possesso palla. Nel secondo tempo siamo stati forti difensivamente e concentrati su tante palle inattive, soprattutto negli ultimi 10 minuti. E lì dovevamo essere pragmatici, uniti nelle difficoltà. Adesso dimentichiamo questa partita e pensiamo a Udine».
Mourinho esclude perentoriamente problemi con Zaniolo, che dopo la sostituzione è andato subito negli spogliatoi: «Sono stato io a dirgli di andare dentro perché faceva freddo ed era sudato. Gli ho detto “vai dentro e riposati” perché domenica c’è un’altra partita. Sono molto soddisfatto della sua prestazione, era difficile per gli attaccanti a cui è arrivata sempre la palla con lanci lunghi. Avete visto male. Vi dovete sforzare di più per trovare un problema tra me e Zaniolo».
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