Nainggolan è pronto a tornare. Dopo gli Europei che gli hanno lasciato l’amaro in bocca (Belgio eliminato dal Galles ad un passo dalla semifinale del torneo), è arrivato il momento di riprendersi la Roma. Sinora ha vissuto un’estate alquanto anomala. I tira e molla mediatici sull’interesse del Chelsea («Se resterò alla Roma? Non lo so, vedremo. Conte mi vuole davvero») e la conseguente irritazione di Trigoria, hanno portato a due incontri con la dirigenza. Nel primo, avvenuto ancora durante il campionato europeo, è stato chiesto all’agente (oltre a garantire un adeguamento contrattuale) di evitare frasi riguardanti il futuro che potessero poi venir fraintese. Un invito che non ha sortito grandi effetti visto che alla prima occasione (23 giugno) Radja ha aggiunto l’ennesimo tassello alla vicenda: «La Roma e il Chelsea stanno ancora parlando, vedremo. Se dovessi restare sarei felice ma al momento penso solo agli Europei». Poi il rendez-vous del 6 luglio, dov’era presente anche il calciatore, e le ultime dichiarazioni sulla vicenda: «Resto qui». Ieri il belga è passato a Trigoria (assistendo all’allenamento) e sabato si aggregherà insieme a De Rossi, El Shaarawy e Florenzi alla squadra che partirà per la tournée negli Usa.

IL NODO – A Trigoria continuano a palesare serenità sulla questione-adeguamento che secondo la Roma sarà discusso a settembre, dopo l’esito del preliminare. Il calciatore e l’entourage la pensano però diversamente: l’intenzione infatti è di mettersi seduti prima del doppio confronto che apre le porte della Champions. Nei giorni scorsi Conte è stato abbastanza sibillino quando gli è stata posta una domanda sui possibili rinforzi del Chelsea, lasciando intendere come alcuni obiettivi possono essere aspettati. Se è vero che i Blues in mediana hanno già acquistato Kantè, con il 3-5-2 che l’ex ct ha in mente c’è ancora spazio. La Roma però ha intenzione di resistere. Anche se gioco-forza dovrà derogare ai propositi di Sabatini che il 18 maggio, quasi presagendo quello che sarebbe poi accaduto, provò a fare la voce grossa: «Se qualcuno pensa di venir a bussare alla porta del mio ufficio ha capito male». In realtà la fila è già stata numerosa. Prima ha bussato Pjanic, che non è stato accontentato e quindi è stato ceduto. Poi Manolas, al quale è stato chiesto di pazientare con stato visibile ad occhio nudo. A breve, sarà nuovamente il turno di Nainggolan. A differenza di Pjanic, che aveva più forza contrattuale rispetto al belga essendo in scadenza nel 2018, con Radja la Roma, se vuole, può resistere. Paradossalmente (ma non accadrà, ndc) anche senza adeguargli il contratto (rinnovato appena un anno fa sino al 2020 e che ha visto salire il belga nella hit-parade degli ingaggi della rosa con 3,5 milioni a stagione più bonus), come invece la permanenza del bosniaco avrebbe prima o poi obbligato il club. Accontentarlo prima del preliminare sarebbe la conferma anche all’esterno che qualsiasi cosa accadrà in quelle due partite, la prossima stagione Radja resterà nella capitale.

PORTIERE IN VOLO – Rimandarlo a dopo, alimenterà inevitabilmente l’incertezza che la permanenza del belga possa esser legata alla qualificazione o meno in Champions. Intanto sono ore decisive per Szczesny. Se il polacco non partirà per gli Usa con la Roma, lo farà con l’Arsenal che giocherà due amichevoli contro la Mls All Stars e il Chivas di Guadalajara. In attesa di una risposta dal Real (che offre prestito secco) per Nacho (resta sempre in lizza Caceres), su Diawara Sabatini (martedì a cena con Foschi del Palermo) aspetta soltanto il momento giusto per chiudere la trattativa. Con il guineano in entrata (continuano i contatti per Borja Valero, ma l’operazione è complicata), Paredes è in uscita: ritorno di fiamma dello Zenit. Zukanovic si accasa in prestito più diritto di riscatto all’Atalanta che ha chiesto anche su Ricci. Se a Trigoria decideranno di far fare ancora un anno di esperienza al ragazzo, quella di Bergamo è una destinazione possibile. Pronte a sbloccarsi le trattative per Ponce al Gijon, Machin al Sassuolo e Capradossi al Cesena. Gyomber verso Palermo. Di Mariano si accasa al Novara.

(Il Messaggero – S. Carina)



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