Contro la Juve con un Ninja felice e blindato. Coincidenza o no, l’annuncio del rinnovo con adeguamento di Nainggolan è arrivato ieri sera da Boston proprio a poche ore della sfida contro l’avversario più detestato dal belga (domenica 30 alle 22 italiane, diretta Premium). Il comunicato che certifica il matrimonio tanto atteso tra Radja e la Roma è apparso sul canale Twitter inglese alle 20 accompagnato dalla scritta L’attesa è finita e dal video della firma al fianco di Pallotta e Monchi. Il rinnovo fino al 2021 prevede l’ aumento da 3,2 a poco più di 4,5 milioni a stagione (bonus inclusi). Un traguardo raggiunto dopo una maratona che ha visto Nainggolan tentato prima dal Chelsea poi da United e Inter.
In realtà l’ipotesi milanese non ha mai stuzzicato Radja che con Spalletti non ha legato molto. «Joao Mario è più bravo di lui nello stretto e nel palleggio», la stoccata (poco convincente) del tecnico toscano che il 26 agosto si ritroverà Nainggolan da avversario. «Ho dimostrato quello che ho sempre voluto. Sono contento di continuare insieme – le parole del belga a Roma Tv – Per me è importante il viver bene, spostarmi da un’altra parte non mi andava. Sono un paio di anni poi che si sta costruendo una squadra forte, anche se i giocatori vanno e arrivano. Siamo competitivi e il nuovo staff tecnico è molto disponibile anche se non è semplice visto che io devo tornare al ruolo che ricoprivo 3-4 anni fa col nuovo modulo. Ora vogliamo lo stadio pieno come il 28 maggio, con quella bolgia riuscirà difficile toglierci punti in casa. Roma-Juve? Non sarà mai un’amichevole, la sento tanto. Le battute sui social ci stanno, ma so che sono forti».
Gli fa eco Pallotta: «Siamo felici che Radja si sia impegnato con noi a lungo termine nella fase più importante della sua carriera. Si è dimostrato uno dei migliori centrocampisti del mondo tanto che il suo nome è stato accostato ai più grandi club europei. Ma non c’è mai stata la possibilità che andasse altrove». C’è ancora da lavorare, invece, per adeguare il contratto di Manolas (graziato ieri dalla Fifa così come Dzeko, entrambi multati con 2500 franchi svizzeri per la rissa in Bosnia-Grecia).
(Leggo – F. Balzani)
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