Evan Ndicka

CALCIOMERCATO AS ROMA NDICKA LLORENTE – Determinato, sicuro delle sue qualità e ansioso di cominciare. Evan N’Dicka è pronto per la Roma e non vede l’ora di cominciare questa sua nuova avventura dopo quella più che positiva in Germania. Nell’Eintracht ha brillato e ha raggiunto ottimi risultati. Uno su tutti, la vittoria dell’Europa League nel 2022, anno in cui è stato nominato anche miglior difensore della Bundesliga, scrive il Corriere dello Sport.

La Roma ha dovuto faticare per riuscire ad arrivare a lui, con tanti club in fila per prenderlo a parametro zero proponendogli anche un ottimo ingaggio. Alla fine l’ha spuntata la Roma, con le chiamate di Mourinho e Ryan Friedkin che hanno fatto la differenza anche sull’offerta a rialzo presentata dal Milan proprio quando l’ivoriano stava per prendere l’aereo per volare a Roma e sottoporsi alle visite mediche di rito: «Ho ricevuto l’interesse di tanti club europei – ha detto N’Dicka nella sua prima intervista –. Ho discusso profondamente con il mio entourage e con la dirigenza della Roma, con il tempo mi hanno convinto della bontà del progetto e delle mie prospettive, che mi sarebbe piaciuta la città e che avrei lavorato con un grande allenatore. Il mio agente mi ha illustrato la situazione, ho guardato anche diverse partite della squadra. A livello sportivo, la Roma viene da una finale di Europa League. Purtroppo non è andata bene, ma ha dimostrato di essere una grande squadra. Penso che possiamo fare meglio e lottare per un posto in Champions League»

Ieri l’annuncio ufficiale del suo ingaggio con contratto a 2,8 milioni di euro più bonus fino al 2028: «Il progetto che mi è stato illustrato, assieme alla storia e al prestigio di questo club, mi ha spinto a venire a Roma, una città fantastica che ama e vive di calcio: non vedo l’ora di scendere in campo all’Olimpico davanti ai miei nuovi tifosi e di poter dare il mio contributo». Ha scelto la 5, la maglia appartenuta a Falcao e che nelle ultime stagioni non ha portato fortuna prima a Juan Jesus e poi a Viña.

Del resto il “suo” 2 è già sulla schiena di Karsdorp, così ha dovuto optare per un altro numero. Poco importa, quello che conta è solo il campo, e lì Evan è sicuro che non avrà problemi di adattamento: «Penso che le differenze ci saranno di più dal punto di vista culturale, in campo penso ci saranno le stesse esigenze, lo stesso piano partita. Fuori dal campo sarà diverso, ma dentro sarò a mio agio come lo ero in Francia e in Germania».

Giocatore fisico, ma nelle 44 presenze stagionali N’Dicka ha preso solamente sette ammonizioni senza neanche un’espulsione. Pulito nei contrasti e che sa anticipare bene l’avversario. Merito anche della sua crescita: «Da piccolo ero un bambino molto disciplinato, a livello scolastico e anche sportivo. Ho iniziato a giocare a calcio a cinque anni, con il tempo mi hanno insegnato anche il valore del rispetto dentro e fuori dal campo. Non sarò mai riconoscente abbastanza ai miei genitori, voglio ringraziarli molto»

Ufficiale N’Dicka, quasi Llorente. Roma e Leeds stanno definendo il secondo prestito del difensore centrale che ha spinto tanto per tornare a disposizione di Mourinho. Uomo spogliatoio, buon difensore, lo spagnolo è pronto alla sua seconda avventura alla Roma. Presto l’ufficialità. In attacco invece, occhi in Francia su Savio – o Savinho – del Troyes (di proprietà del City Football Group). Dopo il prestito al Psv, l’ala brasiliana ha attirato l’attenzione di diversi club. C’è anche la Roma



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