La maledizione dei terzini colpisce ancora in casa Roma. E si trasforma sui social in una neanche troppo sottile ironia, tutta concentrata su un ruolo che non riesce a trovar pace dalle parti di Trigoria. La notizia che anche il giovane Nura dovrà star fermo per un mese e mezzo, a causa di una lesione alla coscia destra, travolge le ipotesi di formazione anti-Inter, infilando l’ennesimo esterno basso nella lunga lista di indisponibili colorata di giallorosso. Resta solo Kolarov, unico terzino di ruolo a reggersi in piedi, con Di Francesco che in queste ore ci scherza su, facendo battute sul fatto di doverlo isolare per evitare brutti scherzi. «Tra i mestieri più pericolosi al mondo c’è quello del terzino romanista» si fa ironia sul web, con la lista fotografica di lavori davvero rischiosi (vedi vigili del fuoco e domatori di coccodrilli), con accanto l’immagine di un giocatore della Roma per terra, infortunato. Lo stop di Nura arriva all’inizio di una settimana già complicata per Di Francesco, alle prese proprio con il problema creato dal ko di Bruno Peres a Bergamo.
Due settimane out, il brasiliano, che dovrà saltare l’Inter. Da questo sfortunato dato di fatto, il valzer delle varie ipotesi di formazione è partito al grido «Potrebbe anche utilizzare il giovane Nura», che quindici mesi fa era stato operato al crociato del ginocchio, e che sarebbe stato il sostituto naturale. Niente da fare, la lesione si è frapposta tra il nigeriano e le possibilità (non tante per la verità) di poterlo vedere titolare sabato sera. L’emergenza sulla destra nasce dall’arrivo di un giocatore non integro fisicamente come Karsdorp. L’olandese – acquistato come titolare del ruolo a fine giugno dal Feyenoord per 14 milioni, più 5 di bonus – è stato sottoposto a un intervento al ginocchio il 3 luglio (lesione del menisco esterno) e ancora svolge lavoro differenziato. In pratica la Roma ha chiuso la scorsa stagione con la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro di Emerson Palmieri (rientro previsto per dicembre), passando per lo stesso identico ko, allo stesso ginocchio, di un altro terzino sinistro in rosa durante il ritiro di Pinzolo (Luca Pellegrini), per riprendere la stagione con lo stop di Peres e poi Nura: se non è un’ecatombe, poco ci manca.
La notizia positiva arriva da Florenzi: il ragazzo sta facendo dei passi da gigante, si allena da qualche settimana con i compagni e riesce anche a svolgere le partitelle in famiglia. Ma il lungo stop di dieci mesi, causato da un doppio infortunio, e le condizioni atletiche del giocatore, consigliano un’estrema prudenza. Da Trigoria si vocifera che potrebbe esser convocato per la gara con l’Inter, ma più per ricominciare a fargli respirare l’aria di una gara ufficiale, che per utilizzarlo. Per capire il reale livello di recupero di Florenzi, si sta pensando di organizzare proprio un’amichevole ad hoc per lui, in occasione della sosta del campionato. Per la sfida di sabato sera, il tecnico giallorosso sembra orientato ad adattare Manolas sulla destra, oppure a mettere Jesus sulla sinistra e Kolarov a destra.
Se non trovano pace i terzini, alle prese con una specie di maledizione calcistica, non si può certo dire che scorra via liscio il destino dell’esterno alto. Non sembra così fluida la trattativa per Schick, con l’Inter molto avanti con il giocatore, torna quindi d’attualità la pista Berardi. Ma il Sassuolo non ha la necessità di vendere e chiede 40 milioni a Monchi che – oltre a valutare il prestito di Jovetic – starebbe guardando ancora all’estero. Fatto un sondaggio per Cornet, del Lione, con quello che è ormai davvero un grattacapo dell’estate romanista.
(La Repubblica – F. Ferrazza)
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