Bruno Peres, terzino della Roma

Stanno arrivando a Roma alla spicciolata, pronti per il raduno di domani: ieri è atterrato Juan Jesus, oggi toccherà agli altri, sei brasiliani in cerca non d’autore ma di un posto fisso. Sicuramente lo avrà Alisson, pronto a diventare il primo portiere non solo in coppa, un po’ di spazio lo avrà Juan Jesus, Emerson deve riprendersi dall’infortunio al crociato, mentre Castan, Gerson e Peres partiranno ma con la valigia già pronta per andar via di nuovo, i primi due più del terzo.

INVESTIMENTO – Alla Roma, dal 2012, anno in cui è arrivato Castan, al 2016, sono costati quasi 60 milioni di euro. Per la precisione, 58 (esclusi i bonus). Emerson è quello che è stato pagato di meno, 2,5 milioni, poi Castan 5, Alisson 8, Juan Jesus 10, Peres 13.5 e Gerson 19. Detto che sul portiere il giudizio è sospeso, anche se lo scorso anno nelle coppe fatto valere (ed è il titolare del Brasile), gli altri hanno vissuto fasi alterne. Luci e ombre, a partire da Emerson, l’investimento qualità ­prezzo più riuscito: Garcia lo ignorava, Spalletti lo ha fatto diventare titolare e gli ha regalato la convocazione con l’Italia, lui ci ha messo lavoro, impegno, silenzio, capacità di accettare le critiche (tante, dopo l’espulsione con il Porto) e anche uno stipendio minimo.

SFORTUNA ED ERRORI – Castan è stato il più sfortunato: male il primo anno con Zeman, bene con Garcia, era uno dei migliori centrali d’Europa quando si è dovuto fermare per il problema alla testa. L’operazione, la paura, le difficoltà a tornare in campo: è andato in prestito prima alla Samp, poi al Torino, dove ha giocato poco. I granata non lo hanno riscattato, dovrebbe tornare in Brasile, ma intanto parte per Pinzolo. Lui sogna la favola a lieto fine (restare a Roma e riprovarci), ma è difficile. Così come è difficile che resti Gerson: 19 milioni, per ora investimento fallimentare. Non gioca da dicembre, ha 20 anni e il tempo di far ricredere tutti, ma farlo a Roma (con De Rossi, Strootman, Nainggolan, Pellegrini e Gonalons davanti) appare complicato. La Roma gli sta cercando squadra, bisognerà vedere se andrà bene al ragazzo e alla famiglia. Sperano invece di restare Peres e Juan Jesus. Il difensore centrale dovrebbe rimanere, la Roma lo considera affidabile ed è uno che fa gruppo, oltre a essere cresciuto durante la scorsa stagione. Il terzino destro si deve meritare la conferma nelle prime settimane di lavoro. La Roma ha preso Karsdorp, che deve riprendersi dall’operazione al ginocchio (ha lasciato ieri Villa Stuart, per lui solo un tutore) e avrà bisogno di tempo per ambientarsi. Con tre competizioni Peres può avere le sue occasioni, a patto che conquisti Di Francesco. Altrimenti, anche a lui Monchi cercherà una squadra.

(Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli)



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