Johnny Cardoso

CALCIOMERCATO AS ROMA CARDOSO – La sua è una storia che piacerebbe, o forse piace perché magari la conoscono già, a Dan e Ryan Friedkin. Rappresenta il percorso di due brasiliani che hanno provato a sfondare negli Usa, hanno fatto nascere lì un figlio e poi sono tornati a casa perché la nostalgia era troppa, scrive il Corriere dello Sport.

Ma quel figlio gli Usa ce l’ha nel Dna non solo perché è il Paese dove è venuto al mondo ma perché è dove i suoi, quel mondo, hanno potuto davvero assaporarlo. Dalla Spagna ieri è rimbalzata la voce secondo la quale la Roma starebbe pensando seriamente a Johnny Cardoso, centrocampista del Betis e della nazionale americana con cui sta disputando la Coppa America. E sono arrivate conferme.

Brasiliano dentro e fuori, cresciuto con il futsal e passato al calcio a 11 solo in tarda adolescenza, è nato in un periodo storico particolare: 20 settembre 2001, nove giorni dopo l’attentato che ha cambiato l’America e il mondo tutto. Era appena tornato a casa, nel New Jersey, quando sono crollate le Torri Gemelle e tanto è bastato per dare ai genitori la spinta decisiva per rientrare in Brasile.

La sua storia, qualche giorno fa, ha avuto ampio risalto sul New York Times, via The Athletic, e per un calciatore così giovane non è cosa comune. Non è stata comune neppure la stagione che ha fatto al Betis: 19 presenze, in Liga da gennaio ha saltato appena tre partite. Piace anche alla Juve, anni fa si era interessato il Napoli, sembra che il Psg abbia chiesto informazioni. Poco non costa: almeno 20 milioni. Più facile arrivare a Ismael Koné del Watford che costa leggermente meno, circa 15.

Detto, poi, che Frattesi sarebbe il nome preferito ma è praticamente impossibile e che Thuram pare destinato altrove, una cosa è chiara: il tipo di giocatore che De Rossi sta cercando. Ognuno ha caratteristiche differenti (Cardoso è più mediano rispetto agli altri) ma la Roma vuole un centrocampista che sappia difendere ma anche far ripartire l’azione, inserendosi quando serve. Un De Rossi in alcune fasi della carriera, un Nainggolan al top della forma, forse anche uno Strootman in determinate situazioni per quanto, con tutto il rispetto per i nomi di oggi, l’olandese di undici anni fa, appena arrivato a Roma, era una spanna sopra tutti gli altri.

In questi giorni, prima di salutare Trigoria per una settimana di vacanza in famiglia in Sicilia, De Rossi ha parlato di questo con Ghisolfi e con i suoi collaboratori e il motivo è semplice: la Roma ha Cristante e Paredes, due titolari con altre caratteristiche, Aouar che vorrebbe restare e ha già ripreso ad allenarsi ma sembra destinato ad avere poco spazio, e Bove su cui andrà presa una decisione quanto prima (smentito, per ora, l’interesse dell’Aston Villa). Ma le manca un calciatore in grado di pulire i palloni e rilanciarli rapidamente e pericolosamente, un box to box moderno, giovane e con piedi buoni.



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