NOTIZIE AS ROMA – Tra la trasferta a Udine di sabato e quella di Parma del 29 dicembre ci sono 35 giorni, nove partite (la media è di una ogni 3,8 giorni) e una gran parte delle ambizioni della Roma. Per questo Di Francesco, che finora ha utilizzato 24 calciatori compreso Strootman, poi finito a Marsiglia, dovrà fare affidamento su tutta la rosa a disposizione. Il tecnico non potrà sbagliare nulla nella gestione dei calciatori.
Gli acciaccati sono tanti: De Rossi, Manolas, Pastore e Lorenzo Pellegrini sono quelli di “prima fascia”, Perotti, Karsdorp e Luca Pellegrini finora non hanno avuto modo di dare il loro contributo. Lo staff medico della Roma sta cercando di rimetterli a disposizione di Di Francesco nel minor tempo possibile, ma è inevitabile che il tecnico – nel fare la formazione – dovrà per forza tenere conto del rischio delle ricadute.
Sabato contro l’Udinese, ad esempio, De Rossi e Manolas non saranno rischiati, mentre Lorenzo Pellegrini in teoria sarà a disposizione: tutti e tre, però, vogliono esserci per il match del 27 (ci sarà un Olimpico esaurito con un incasso che dovrebbe superare i 5 milioni di euro) contro il Real Madrid. In caso di qualificazione agli ottavi di Champions con un turno di anticipo, nell’ultima gara del girone Di Francesco potrebbe dare spazio alle seconde linee, a meno che non ci sia da difendere il primo posto.
Tra i calciatori più utilizzati c’è Edin Dzeko, che con 1.282 minuti è l’uomo di movimento più presente. Il bosniaco, 174 minuti nelle due gare giocate dalla Bosnia nell’ultima settimana, avrebbe bisogno di riposare e da questo punto di vista la crescita di Schick dovrebbe essere una rassicurazione. Ma quando potrà farlo, visto che le prossime tre gare saranno contro Udinese, Real Madrid e Inter?
(Corriere della Sera – G. Piacentini)
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