ULTIME NOTIZIE AS ROMA DELISTING – Non sappiamo se le mosse compiute dalla famiglia Friedkin in questi dieci mesi abbiano convinto tutti i tifosi della Roma (dopo la scelta di José Mourinho, comunque, crediamo ragionevolmente di sì), ma una cosa sembra certa: la nuova proprietà sta iniettando davvero tanti soldi nel club giallorosso, scrive La Gazzetta dello Sport.
Certo, i bilanci – che avevano già trovato in sofferenza – sono andati ancora più in crisi per via della pandemia di Covid che ha frenato l’economia mondiale, ma l’aumento di capitale di 210 milioni di euro, che doveva concludersi entro la fine del 2021, sta arrivando ai titoli di coda con mesi di anticipo rispetto a quanto deliberato dall’assemblea societaria.
Anzi, non è affatto escluso che nei prossimi mesi, quando l’attuale ricapitalizzazione sarà conclusa, se ne possa varare anche un’altra, visto che i conti dei primi nove mesi di questo esercizio presentano già 108 milioni di perdite e quasi trecento di debiti. Certo, il fatto che il Decreto Liquidità varato dal governo consenta la messa a punto dei conti nel giro dei prossimi cinque anni, è senz’altro una cosa positiva per la Roma, così come la sospensione del «financial fair play», che tanti problemi ha causato negli ultimi anni.
Ma il coinvolgimento dei Friedkin nella gestione è così completo che adesso si pensa già a una possibile nuova offerta pubblica di acquisto per le azioni del club che possa portare al «delisting», cioè all’uscita dalla Borsa. L’operazione era stata già tentata nell’autunno scorso, ma agli inizi di novembre la società aveva ufficializzato la mancata riuscita della mossa, che tendeva a liberare il club da certe pastoie burocratiche e portare anche ad alcuni risparmi strutturali.
Invece, al momento, i Friedkin hanno circa l’86,8% delle azioni, una quota sempre assai vicina rispetto a quella «quota novanta» che consentirebbe di avviare le procedure per l’uscita dalla Borsa. La tempistica, ovviamente, non è stata ancora deciso. In linea teorica potrebbe partire anche nella seconda metà del 2021, ma l’operazione appare in ogni caso abbastanza complicata, visto che la maggior parte dei piccoli azionisti che posseggono il titolo, lo fanno per motivi affettivi e quindi se ne liberano con difficoltà.
In ogni caso, se è vero che dall’annuncio dell’arrivo di Mourinho alla Roma le azioni hanno guadagnato circa il cinquanta per cento, nell’ultimo anno il titolo è cresciuto di circa il 2,8%. Insomma, spesso la volatilità è la chiave di volta delle azioni calcistiche. Morale: alla stabilità ci pensano i Friedkin.
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