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Rassegna stampa

Roma, occasione Champions

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ULTIME NOTIZIE AS ROMA TORINO – L’occasione è ghiotta, da non lasciarsi sfuggire. Dando un’occhiata al calendario, vincendo domani con il Torino la Roma (ora sesta) potrebbe approfittare di due scontri diretti al vertice: Inter-Napoli e Juventus-Atalanta. Quarta, terza o addirittura seconda, poco importa: prendendo in prestito una massima dello showman granata Chiambretti, «come vada sarà un successo».

Vincere infatti proietterebbe nuovamente Fonseca in zona Champions. Dunque, nonostante il Natale sia ormai alle porte, non è tempo di regali anticipati. Il Toro è in crisi: ultimo con 6 punti insieme a Crotone e Genoa, nonostante le rassicurazioni di Cairo il tecnico Giampaolo è in bilico. Lo scorso anno, in una situazione analoga, con Mazzarri in panchina, fu la Befana a rimanere indigesta ai giallorossi: 0-2 firmato da una doppietta di Belotti, ora lanciassimo – a differenza dei suoi compagni – nella classifica cannonieri con 8 gol in 10 gare. È però la fase difensiva il tallone d’Achille del Toro: 27 reti subite in 11 gare. Da come la si guardi, i rientri dal primo minuto di Smalling e Pedro sembrano perfetti a livello di tempistiche. 

Domani sera Fonseca ritroverà la miglior Roma sulla carta (unico dubbio in difesa tra Mancini, ieri in gruppo, e Kumbulla: l’albanese nelle ultime ore ha svolto degli esami che non hanno evidenziato lesioni al flessore). Non sul campo. Quella rimane la squadra che in 45 minuti ha annichilito il Bologna non più tardi di tre giorni fa. Tuttavia riavere insieme l’inglese in difesa e lo spagnolo (con Mkhitaryan) a supporto di Dzeko, sposta gli equilibri. In avanti.

Dietro invece torna Pellegrini per far coppia con Veretout nonostante Lorenzo abbia dimostrato di avere una marcia in più quando può giocare una decina di metri avanzato. In stagione Pedro ha già segnato 4 gol regalando 4 assist. In campionato ha saltato invece soltanto la sfida con il Bologna per squalifica e domani taglierà il traguardo delle 11 presenze, tante quante ne ha fatte nell’ultima Premier. Chi invece deve recuperare il tempo perduto è Smalling.

Prima la distorsione al ginocchio, poi l’intossicazione alimentare legata ad un pasto a base di funghi, infine la nuova infiammazione all’arto che lo ha tenuto fuori un mese. Il rientro è stato soft: 45 minuti con il Cska a Sofia, 24 con il Bologna. Domani Chris torna titolare. Quest’anno è accaduto soltanto tre volte (Fiorentina, Genoa e Cska all’Olimpico). Proprio con il tandem anglo-iberico parte l’assalto alla Champions. 

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Competizione nella quale Calafiori deve ancora debuttare. Per ora si è accontentato dell’Europa League dove si è tolto la soddisfazione di andare a segno nel match con lo Young Boys. Ora può sperare di tornare nell’Europa che conta con la maglia della Roma. Ufficializzato infatti il rinnovo di contratto sino al 2025. Le cifre dell’ingaggio non sono state comunicate, ma si aggirano sui 700mila euro più bonus (intorno ai 100mila): «Il rinnovo significa tantissimo per me, per un ragazzo che sogna un giorno di diventare calciatore della prima squadra. Cosa più bella al mondo non c’è».

Per Zaniolo, invece, la cosa più bella al mondo sarà quando potrà tornare a giocare. Ieri ha effettuato una risonanza magnetica a Villa Stuart per controllare il decorso post-operatorio del ginocchio. Il prossimo step è previsto a gennaio, quando Nicolò tornerà a correre. Per il rientro, bisognerà attendere marzo inoltrato. 

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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