Savio

CALCIOMERCATO AS ROMA SAVIO – Porte girevoli nell’hotel Roma, con il general manager Tiago Pinto sempre più protagonista. Nel giorno in cui il nuovo difensore Ndicka viene ufficializzato, si avvicina sempre più velocemente il traguardo dei trenta milioni circa di plusvalenze che la Roma deve fare entro il 30 giugno, scrive La Gazzetta dello Sport.

Così, dopo la cessione di Tahirovic all’Ajax per 8,5 milioni (bonus compresi) e con Volpato e Missori sempre più vicini al Sassuolo per più di 10 milioni, adesso anche Kluivert è vicino ai saluti grazie all’accordo trovato quasi totalmente col Bournemouth, che lo avrà per circa 12 milioni (bonus compresi).

Detto che ormai Llorente è vicino al ritorno in prestito, le uniche malinconie arrivano da Carles Perez. L’attaccante ha trovato l’accordo col Celta Vigo per la sua permanenza, ma il club spagnolo ancora non presenta una proposta ufficiale che soddisfi la società giallorossa, che comunque non lo cederà per meno di 6-7 milioni. Da trovare anche l’accordo fra Villar e il Paok.

Morale: una volta sistemata la questione delle plusvalenze a questo punto la probabile vendita di Ibanez al miglior offerente consentirà di utilizzare quel tesoretto per muoversi sul mercato degli acquisti, non necessariamente svincolati. In questo senso, un nome piace ai talent scout della Roma. Si tratta di Savio Moreira de Oliveira, detto Savio o Savinho.

L’attaccante brasiliano, classe 2004, che lo scorso anno aveva lasciato l’Atletico Mineiro dove era cresciuto esordendo a 16 anni, per trasferirsi in Europa, dopo ottime apparizioni nelle nazionali giovanili, tanto da avere una clausola di rescissione da 60 milioni. Savio si è trasferito in Francia, al Troyes, che lo ha pagato 6,5 milioni e poi l’ha girato in prestito al PSV Eindhoven.

Per il club francese l’investimento è stato molto elevato, ma tutto è più chiaro sapendo che il Troyes è di proprietà del City Football Group, la conglomerata che detiene la proprietà – in parte o complessiva – di undici squadre in giro per il mondo, fra cui il Manchester City, e che di recente ha rilevato anche l’80 per cento delle quote del Palermo.

Insomma, se la Roma riuscirà a chiudere la trattativa, si tratterebbe di una scelta oculata, anche perché il baby quattro anni fa aveva vinto il torneo sudamericano di categoria, diventando anche capocannoniere. Logico che questo non frenerà la caccia del club giallorosso a Scamacca o Zaha, ma chiarirebbe ulteriormente la strategia che si vuole portare avanti: un giusto mix fra esperienza e giovani di talento.



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