ULTIME NOTIZIE AS ROMA MANCINI CALAFIORI – Futuro. Sei lettere che negli ultimi anni sembrano incagliate nella testa di ciascuno di noi, scrive La Gazzetta dello Sport. Il calcio, per fortuna, riesce a declinarlo spesso nella maniera più ottimista, facendo propria una frase di Anna Eleanore Roosevelt, moglie del presidente Frankie Delano, che sapeva proclamare al mondo in crisi: «Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni».
Ecco, i quattro ragazzi che vedete qui sopra sognano già in grande, e riescono a farlo con una consapevolezza che potrebbe regalare gioia a tutta l’Italia del pallone. Gianluca Mancini, Riccardo Calafiori, Giacomo Raspadori, Gianluca Scamacca sono la faccia bella dell’azzurro che c’è e che ci sarà. Quello a cui il c.t. Mancini potrebbe affidare il Mondiale del prossimo anno. Il destino, però, vuole che domani il poker abbia ambizioni sparigliate. Se i due attaccanti del Sassuolo rappresentano l’ultima suggestione della Nazionale, i difensori della Roma assumono il ruolo di nuovi profeti del verbo di Mourinho.
Il giorno è quello giusto perché, dopo aver incassato gli elogi di Ferguson per l’ingresso nel «Club 1000» della «Hall of Fame della League Manager Association», per il traguardo delle mille partite che taglierà col Sassuolo, ringraziando il portoghese ha detto. «È nella mia natura guardare alla prossima partita invece di soffermarmi su quelle che ho vissuto finora».
Guardando avanti, appunto, c’è questo quartetto. Raspadori, 21 anni, col primo gol in azzurro alla sua prima partita da titolare, tre giorni fa ha rubato la vetrina nella partita contro la Lituania. A fargli concorrenza al centro dell’attacco, poi, è proprio Scamacca, 22 anni, che nello stesso match ha esordito in Nazionale. Se si pensa che quest’ultimo, cresciuto proprio nella Roma prima di scegliere la rischiosa avventura al Psv quando aveva solo 16 anni, la sensazione è che la squadra di Mourinho sia dinanzi a un nuovo e non banale «crash-test».
Il motivo, d’altronde, è facilmente comprensibile. Contro la squadra che nella scorsa stagione ha chiuso a pari punti con i giallorossi, i legionari di Mou sembrano avere una difesa non al massimo. Mancini, 25 anni, è tornato dalla Nazionale per una infiammazione alla pianta del piede, Smalling è alla prima convocazione dopo l’infortunio rimediato nel precampionato, Ibanez accusa una microfrattura al setto nasale (ma ci sarà), mentre l’uruguaiano Viña, che tornerà solo oggi dalla nazionale, dovrà partire appunto dalla panchina, costringendo lo Special One a lanciare come titolare Calafiori, 19 anni, azzurrino dell’Under, che sarà chiamato a dimostrare di poter contare su di lui. La concorrenza al terzino non mancherà, anche perché Mou potrebbe impiegare Ibanez a sinistra.
Non basta. Infatti, per evitare problemi legali, la società giallorossa ha reintegrato gli “esodati” Santon, Fazio e Nzonzi, nonostante il loro impiego sembra essere chimerico. Una cosa è certa: se Mourinho arriva alla sfida col Sassuolo cercando un nuovo traguardo nella sua carriera – la quinta vittoria consecutiva nelle prime cinque partite stagionali – nessuno ha voglia di fermarsi.
Raspadori sente che il ruolo di centravanti della Nazionale potrebbe essere suo, così come il futuro in un club di prima fascia. Scamacca punta a un posto al Mondiale, senza contare che tante grandi stanno già bussando alla sua porta. Sull’altro fronte Mancini cerca anche lui gloria azzurra e un nuovo contratto in giallorosso – sempre più vicino – anche perché seduzioni non gli mancano.
Come d’altronde a Calafiori, da tempo inserito nella lista dei prospetti più interessanti del nostro calcio. Morale: Roma-Sassuolo sembra volare in un futuro assai più alto rispetto alla stretta attualità del campionato. Ed il motivo è facile: i quattro ragazzi tinti d’azzurro hanno già imparato a sognare.
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