Andrea Belotti

AS ROMA NEWS BETIS BELOTTI EUROPA LEAGUEMourinho ci tiene, per tanti motivi. Perché ogni volta che torna in Spagna è un tuffo nel passato, perché non qualificarsi sarebbe un’onta e perché dall’altra parte c’è Manuel Pellegrini, uno con cui Mou non ha mai avuto un rapporto eccezionale. Anzi.

Ed allora – come riferisce La Gazzetta dello Sport – dopo la beffa di giovedì scorso, perdere ancora sarebbe terribile anche a livello personale. “Nonostante le assenze arriviamo bene alla partita – dice Josè – abbiamo le opzioni per poterla vincerla, seppur sappiamo che anche con i tre punti arrivare primi sarebbe complicato. Il Betis ha il destino nelle sue mani ma noi possiamo qualificarci. Che ora è il nostro obiettivo”.

Ed allora Mou dovrebbe affidarsi alla stessa squadra, anche se qualche dubbio di formazione c’è. Prima o poi Smalling dovrà riposare e chissà che non succeda stasera (al suo posto in caso Kumbulla), mentre davanti Pellegrini giocherà trequartista, alle spalle di Abraham. Da capire chi sarà il terzo giocatore offensivo. Belotti sembra in vantaggio, con una Roma che potrebbe partire per la prima volta con le due punte.

Ma anche El Shaarawy e Shomurodov hanno delle chance, tanto che a specifica domanda sul ballottaggio Belotti-El Shaarawy il tecnico risponde così: “Possono giocare tutti e due, uno solo o anche nessuno dei due”. Tradotto, è tutto aperto. Di certo Abraham dovrà dare dei segnali diversi: “Per noi i problemi non sono mai individuali, ma di squadra. Ci sono altri giocatori di altre squadre in giro per il mondo che hanno delle difficoltà. Di certo c’è che noi abbiamo bisogno di gol per vincere le partite”.

Per chiudere, non poteva mancare il riferimento al mercato e alle potenzialità economiche del club. Mou ci arriva parlando di infortuni, partite, preparazione e rose. “Ho imparato a piangere meno di quanto piangevo prima. Ma esistono i club ricchi, meno ricchi e poveri. Per i poveri non c’è problema, giocano una volta alla settimana. Per i ricchi neanche, con le rose che hanno possono giocare ogni giorno. La difficoltà è per i meno ricchi, che devono giocare come i ricchi ma senza gli stessi giocatori. E’ una situazione che ho imparato qui alla Roma”.



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