Romelu Lukaku

Sei punti in due partite, una zona Champions di nuovo a portata di mano e un’idea di gioco profondamente diversa da quella precedente, scrive La Gazzetta dello Sport. Con il 4-3-3 di Daniele De Rossi che prevede gli attaccanti esterni che stringono verso il centro, i terzini che sovrappongono e le mezzali a creare triangoli e fraseggio.

All’Arechi lunedì sera, però, si è notato anche altro: un possesso palla sterile, oltre alle difficoltà di Lukaku. Già, perché con tutta quella densità negli ultimi trenta metri, quando trovi squadre che si chiudono e giocano basse come ha fatto la Salernitana gli spazi si riducono e il centravanti belga non è più efficace come al suo solito.

Del resto, con Mourinho la Roma faceva un gioco profondamente diverso, coinvolgendo Lukaku in altro modo: si puntava spesso sulla palla lunga per sfruttare la sua forza fisica e gli si lasciava tanto campo per poter sfruttare la sua capacità di giocare a muro, per gli inserimenti da dietro.

Le possibilità che il belga possa essere ancora lui il centravanti della Roma anche nella prossima stagione non sono poi tantissime. E allora proviamo a capire quale potrebbe essere il prossimo attaccante giallorosso. Per provare a tenere Lukaku ancora nella Capitale la Roma ha bisogno prima di tutto di entrare nella prossima Champions, il che garantirebbe un introito minimo di 45 milioni, se non anche 50.

Tenere Romelu, infatti, comporta un’operazione da 80 milioni di euro, tra costo del cartellino (43 milioni di euro) e ingaggio al lordo almeno per un triennale. Oggi lo stipendio del belga pesa per circa 10 milioni, in virtù anche del Decreto crescita, i cui benefici però non potrebbero essere sfruttati su un eventuale nuovo accordo, da firmare in caso la prossima estate.

Chi invece può beneficiare ancora degli effetti del Decreto crescita è Tammy Abraham, che ha un contratto fino al 2026 e che si porta dietro gli effetti di una firma arrivata quasi tre anni fa. Se dovesse andar via Lukaku, è lui la prima scelta per il futuro giallorosso, anche in funzione di questo, del fatto che la Roma al lordo avrebbe ancora un risparmio rispetto invece ad una nuova firma. Un’altra ipotesi è quella di Hugo Ekitiké, che i giallorossi seguono da tempo e che con Luis Enrique non sta vedendo praticamente campo.



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