Dalle esternazioni (superflue) ai risultati (necessari): la virata è da compiere in fretta. La Roma, da stasera fino al traguardo, farebbe bene a dare la priorità assoluta al suo raccolto per non complicarsi, dopo questa, anche la prossima stagione. Il club di Pallotta, ormai lo hanno capito pure i più distratti, non si può permettere il lusso di non partecipare alla prossima Champions dopo averla abbandonata, sprecando l’opportunità del play off di agosto, prima ancora che cominciasse. Gli introiti che garantisce la coppa europea più prestigiosa sono vitali per essere competitivi in Italia e in Europa. Così, senza nemmeno guardare il calendario, Spalletti e i suoi giocatori hanno l’obbligo di difendere il 2° posto. Perché, soffermandosi proprio sulla classifica, il Napoli terzo insegue a 2 punti. E quindi è più vicino ai giallorossi di quanto lo sia la Juve capolista che è avanti di 8. Con 10 gare ancora da giocare e 30 punti a disposizione tutto è possibile. Davanti, cioè con l’obiettivo di guadagnare qualche punto sui bianconeri e magari sfidarli nella volata, ma anche dietro, con il rischio di vedere gli azzurri recuperarne per il sorpasso che sarebbe fatale.
OCCASIONE DA NON SPRECARE – Spalletti, ricordando il tiro al bersaglio contro il Lione (con il record di 25 conclusioni: 9 in porta, 9 fuori e 7 respinte), è convinto che la Roma sia pronta per il Gran Finale. Ora non c’è più l’alibi della full immersion: come il Napoli, suo primo rivale, è fuori dall’Europa. L’unica gara infrasettiminale per entrambe è la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Il Sassuolo, ospite nella nuova notte da passare all’Olimpico, capita a proposito. Anche se non bisogna sottovalutarlo, avendo qualità nei singoli e organizzazione di gioco, non è lo stesso del campionato scorso. Viaggia più lento, con 11 punti in meno dopo 28 giornate, ed è solo 13° in classifica, lontano 31 punti dalla Roma e al tempo stesso senza più alcun obiettivo. Si presenta, tra l’altro, avendo, raccolto solo 1 punto nelle ultime 3 gare, tanto da essere contestato domenica scorsa pure dai tifosi, dopo il 4° ko casalingo consecutivo.
CANDIDATURA ANNUNCIATA – Di Francesco, ex giocatore giallorosso ed ex team manager di Spalletti sulla panchina della Roma, da tempo è stato inserito nel casting per la scelta dell’eventuale successore proprio del toscano. E, pur non essendo mai stato capace di battere la sua ex squadra negli 8 precedenti (3 pareggi e 5 sconfitte), si aggrappa alla striscia positiva nelle sue 3 visite consecutive da allenatore del Sassuolo: qui non è mai caduto e si è sempre portato via 1 punto (1-1; 2-2; 2-2). Lo accompagnano nella capitale altri ex (mancheranno, però, gli infortunati Antei e Mazzitelli): da Aquilani a Politano, da Ricci e soprattutto Pellegrini che è già sulla via di ritorno (a caro prezzo: 10 milioni). Ma non è questa la notte in cui la Roma deve fermarsi a rimpiangere i giovani che ha perso per strada. Nè alle occasioni buttate durante la stagione. Stasera conta solo il risultato, a prescindere dagli interpreti scelti anche tenendo conto dello sforzo fatto giovedì (con Szczesny potrebbero riavere spazio dal primo minuto Juan Jesus, Emerson, Grenier e Paredes). Che sia chiaro: il futuro è adesso.
(Il Messaggero – U. Trani)
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