AS ROMA NEWS VERONA LAZIO – Il regalo è arrivato da uno che a Trigoria ci ha passato oltre cinque anni, tra alti e bassi, ma che per un po’ ha avuto anche l’appellativo di Comandante. Quel gol del temporaneo 2-1 di Fazio ieri all’Olimpico non ha solo lanciato la Salernitana, ma ha ridato fiato anche alle aspettative ed ai traguardi della Roma, scrive La Gazzetta dello Sport.
Proprio lui che in giallorosso di gol ne ha fatti 14 e che oggi magari si siederà a vedere la partita della Roma con un interesse doppio, visto che il Verona è una concorrente diretta dei campani per la salvezza. La Roma, invece, vuole capitalizzare al massimo lo scivolone della Lazio, mettendo la freccia sui biancocelesti (ma anche sull’Inter) e tornando a veleggiare solitaria in zona Champions, al quarto posto. Per riuscirci, ovviamente, urge portare a casa oggi pomeriggio i tre punti. Il che poi sarebbe il modo migliore per poter inaugurare una settimana di fuoco, con la partita da dentro o fuori con il Ludogorets di giovedì prossimo e – appunto – il derby in programma domenica prossima.
Operazione sorpasso, dunque. Per cancellare anche l’amarezza per la sconfitta interna di domenica scorsa, quello 0-1 incassato contro il Napoli dell’ex Luciano Spalletti. Per riuscirci, però, i giallorossi oggi dovranno migliorare soprattutto in una cosa, la pressione alta. Ci sono infatti numeri inquietanti, da questo punto di vista, con la Roma che è attualmente ultima in Serie A nel numero dei recuperi offensivi (solo 56 in 11 partite, in vetta c’è l’inter con 101 seguita dal Napoli con 98) e delle interruzioni alte (appena 108, contro le 179 dell’Atalanta prima o le 173 di Fiorentina e Sampdoria).
In buona sostanza la Roma non va praticamente quasi mai a recuperare la palla nella metà campo avversaria. Un po’ perché il centrocampo fatica ad alzarsi e a sostenere il pressing, un po’ proprio per le strategie tattiche di Mourinho, che in più di una partita ha deciso di abbassare il baricentro, per compattarsi e poi cercare di far male nello spazio, grazie alle ripartenze.
Insomma, se oggi la Roma dovesse riuscire a migliorare da questo punto di vista, allora il sorpasso alla Lazio avrebbe sicuramente più chances di verificarsi. In tal senso, ad esempio, l’inserimento di Camara è stato sicuramente importante, perché permette a Mourinho di avere un uomo in mezzo al campo meno di posizione rispetto a Cristante e Matic e più propenso al pressing ed al recupero del pallone.
Con lui magari quei numeri miglioreranno anche, fermo restando che contro il Verona ultimo in classifica potrebbe bastare anche una Roma diversa. Nel senso che se i giallorossi vogliono davvero tornare in Champions, queste sono occasioni che non possono essere sciupate. Ed a portare la Roma alla vittoria dovranno essere soprattutto le sue stelle offensive: Zaniolo, Pellegrini e Abraham, quelli che dovranno fare la differenza in zona-gol.
Tra l’altro, Mourinho ha anche un altro motivo per andare a caccia dei tre punti e cioè il fatto di non essere ancora mai riuscito a battere il Verona. Non è che la striscia sia lunghissima, ci si limita alle sfide della scorsa stagione, dove però l’allenatore giallorosso è uscito sconfitto al Bentegodi (2-3) e ha pareggiato all’Olimpico (2-2). Insomma, è arrivato il momento di cambiare tendenza anche da questo punto di vista. In attesa poi di andarsi a giocare le carte decisive proprio nel derby di domenica. Quella potrebbe essere una partita chiave. A patto, però, di arrivarci con la testa più avanti di quella della Lazio.
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