(Il Messaggero – A. Angeloni) In principio era il 4-3-3. Che poi non è mai una questione di numeri: quattro lì, tre là e tre lassù. Come ha spiegato Eusebio Di Francesco, dipende dall’interpretazione che ogni calciatore è in grado di dare al suo ruolo. E’ chiaro che Florenzi non è Peres, eppure li abbiamo visti entrambi giocare nella stessa posizione. Ci sono interpretazioni, appunto, e categorie, dove uno è semplicemente più forte di un altro. Il sistema di gioco della Roma, da qui in avanti, resterà lo stesso, più o meno. E’ chiaro che se gioca Under è un conto, se in quel ruolo viene schierato Defrel è un altro, o un altro ancora se alto a destra verrà impiegato – vedremo quando – Schick. Nelle due prossime partite, in trasferta con il Benevento (domani, ore 18) e sabato in casa con l’Udinese (ore 15), noteremo dei cambiamenti, nei ruoli e nelle loro interpretazioni. Innanzitutto sarà stimolante vedere chi fino a ora non ha mai giocato. Esempio, Gonalons. Il francese è con Di Francesco dalla prima ora, ma ad oggi non ha un minuto in partite ufficiali. Ci siamo chiesti perché. Forse, Maxime non ha ancora metabolizzato al meglio i movimenti del centrale di centrocampo all’interno di quel contesto. Una cosa è certe: l’allenatore ha assoluto bisogno di contare su un’alternativa a De Rossi, che ha giocato sempre e sempre non potrà giocare. Quindi, il lavoro su Gonalons, oltreché di campo/allenamento, dovrà essere sviluppato in partita. Maxime in un’intervista a Canalplus ha espresso il desiderio, in futuro, di tornare a Lione, dove avrebbe voluto fare «una carriera alla Totti».
VADO AL MAXIME Il centrale di centrocampo ha bisogno di stare al centro della squadra, prendere e dare fiducia ai calciatori che gli sono vicino. Un punto di riferimento. Gonalons ancora non lo è, deve diventarlo. Doveva giocare a Genova con la Sampdoria, poi sappiamo tutti cosa è successo. Toccherà a lui tra domani e sabato, o magari entrambe le partite. In difesa, Di Francesco sta cercando pian piano il partner ideale di Manolas. Juan Jesus, Fazio sono quelli più presenti, mentre Moreno sta recuperando e pure lui andrà testato in queste gare.
ASPETTANDO PATRIK Va capito anche chi potrà essere l’alternativa a Manolas. Come caratteristiche, Jesus, che sa marcare pur senza avere la velocità impressionante di Kostas. Jesus-Fazio, è la variante dei centrali difensivi. Sugli sterni bassi, Kolarov al momento gioca da solo, quando dovrà riposare, anche a lui toccherà, in questo momento – ovvero in attesa di Emerson– ha solo Jesus, sempre lui, come alter ego. A destra, per adesso la situazione appare migliorata con il rientro di Florenzi. Con Karsdorp al cento per cento (al momento non è facile prevederlo), Florenzi potrà essere utilizzato altrove: da alternativa alle mezz’ali fino a vice- esterni alti. E qui veniamo alle varianti offensive, che sono molteplici. Dzeko, che salterà una delle sfide tra Benevento e Udinese, al momento ha come sostituto Defrel, che fino a ora abbiamo visto solo a destra. In futuro anche Schick. Patrik se farà l’esterno sarà un 4-3-3 un po’ diverso, con le punte laterali più vicine a Dzeko. El Shaarawy è un altro titolare a sinistra, pur diverso da Perotti. A destra, l’esterno vero classico da 4-3-3 è Under. A Benevento potrebbe giocare ancora, così come Pellegrini, che sostituirà Nainggolan, in odore di riposo e non sta nemmeno bene.
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