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Rassegna stampa

Roma, ora si fa sul serio: conto alla rovescia per la conclusione dell’Opa

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AS ROMA NEWS DELISTING BORSA FRIEDKIN – La Roma è un passo dall’addio alla Borsa. Un obiettivo che il proprietario Dan Friedkin aveva fissato prima di acquistare la società il 17 agosto 2020. Uno step necessario per far volare il club, snellire la struttura societaria e agevolare operazioni economico-finanziarie che altrimenti sarebbero meno flessibili e sicuramente più onerose.

Come riferisce Il Messaggero, ieri sono state registrate circa 3 milioni di adesioni (azioni vendute) pari allo 0,5 del capitale sociale. Domani sarà l’ultimo giorno disponibile per aderire e consentire alla Roma di uscire da Piazza Affari. Per raggiungere il delisting è necessario che la società controllante Romulus and Remus detenga il 95% del capitale sociale, al momento è a quota a 92,5%. Una maratona cominciata lo scorso 13 giugno e per cui Friedkin ha stanziato un budget di circa 36 milioni fissando il prezzo per azione a 0,43 euro. Il corrispettivo è il frutto delle medie trimestrali, semestrali e dell’ultimo del titolo in Borsa.

L’operazione sta a cuore al presidente statunitense, come ha rimarcato nella lettera inviata agli azionisti lo scorso 11 maggio: “Abbiamo già investito ingenti risorse finanziarie, tempo e impegno, che hanno consentito al club di emergere dalla crisi più forte di prima. Siamo fiduciosi di poter dire che il futuro del club che tutti noi amiamo sarà luminoso”.

All’epoca l’imprenditore texano deteneva l’86,8% del capitale sociale, il che vuol dire che è cresciuto di circa sei punti percentuali ma non basta per portare a termine il suo progetto di espansione. Ecco perché è possibile che venga chiesta alla Consob una proroga di sette giorni per arrivare a dama: “Abbiamo annunciato un’operazione finalizzata a rendere più efficiente la nostra struttura di business, che consentirà al club di portare avanti ulteriori investimenti volti a rafforzare la presenza della AS Roma tra i più importanti player del mondo del calcio a livello globale. Crediamo che questo sia il momento giusto per accelerare la realizzazione dei nostri obiettivi di crescita e ripagare la resilienza, la fedeltà e la fiducia del popolo Giallorosso”.

Per invogliare tutti i possessori delle azioni a vendere, è stato anche studiato un loyalty program in stile Nba denominato Assist club. In base a quanti titoli verranno ceduti. In breve, il singolo azionista potrà godere di numerosi vantaggi: da una cena con il presidente in persona, a un incontro con Mourinho, passando per agevolazioni sull’acquisto dei biglietti per il derby agli allenamenti a porte aperte fino alla partecipazione alla consueta cena natalizia. Inoltre, a tutti sarà garantito per i prossimi cinque anni di interagire con i manager della società per porre domande o dispensare consigli. Il direttore dell’area sportiva, l’amministratore delegato e tutti i dirigenti della società saranno a disposizione degli ex azionisti per ascoltarli e farli sentire parte integrante del club.

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Un modo per replicare l’assemblea degli azionisti che si svolgeva annualmente e che, prima della pandemia, raccoglieva centinaia di adesioni. Se l’operazione alla fine andrà in porto, come è probabile, la società potrà risparmiare circa 7 milioni l’anno da investire in processi e risorse più utili per la sua crescita. Se, invece, Friedkin non dovesse raggiungere la quota del 95% allora scatterebbe il piano B già approvato dalla Consob.

Si tratta sostanzialmente di un nuovo aumento di capitale riservato con esclusione del diritto di opzione in combinazione con una fusione inversa della holding italiana dentro la quotata As Roma Spa. Per effetto della fusione Romulus e Remus detterà più del 95% del capitale sociale. In questo caso, però, il programma fedeltà sarà cancellato anche per chi ha aderito nei tempi giusti e il prezzo per azione resterà di 0,43 euro anche in caso di una salita repentina del titolo. Un’operazione, quest’ultima, che nulla avrebbe a che fare con l’amore e la passione dei tifosi. Ma a Houston sono ottimisti, perché l’empatia e il legame che si è creato tra la società e i tifosi e sempre più forte.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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