Rassegna stampa
Roma, Pallotta sotto accusa
Non bastava il pericoloso stallo nel quale è caduta la trattativa tra Pallotta e Friedkin. Ora l’imprenditore bostoniano è accusato insieme ai suoi soci di maggioranza “di aver modificando retroattivamente i termini dei member loan (prestiti, ndc) tra la società e loro stessi”.
L’impatto di questo cambiamento retroattivo è quello di garantire, a fronte di una cessione della società, un minor guadagno per i piccoli investitori. A portare avanti l’accusa si tratta in pratica di una class action dei piccoli investitori di ASRoma SPV LCC.
Da quanto si evince, il casus belli è nato con il nuovo aumento di capitale. Nel momento in cui è stata chiesta la partecipazione anche ai soci minori, questi hanno chiesto di aver accesso alle informazioni riservate relative alla trattativa con Friedkin. Due giorni dopo è andata in scena una video conferenza dove Pallotta li ha rimproverati, “ammonendoli di non aver sostenuto sufficientemente la società nonostante imilioni di euro già investiti nel club”. Ergo, se i soci diminoranza “volevano preservare l’interesse (…) la loro unica opzione era quella di partecipare all’aumento di capitale”.Si arriva così al 2 aprile, quando il querelante Paul Tierney invia una mail dove motiva l’impossibilità per i soci di minoranza di investire nell’aumento di capitale senza essere a conoscenza se la società sarebbe stata venduta nel prossimo futuro e a qualicondizioni.
La replica non si fa attendere. Attraverso il loro legale, Pallotta e i soci dimaggioranza, giustificano questo silenzio con il fatto che “le transazioni che coinvolgono proprietà sportive raccolgono una quantità inappagabile di controllo da parte dei media e la divulgazione di informazioni sensibili come il prezzo può irreparabilmente rovinare un processo di asta”. Motivazione che tuttavia, secondo i piccoli investitori, non ha motivo di sussistere visto che è contraria alla sezione 8.4 dell’accordo di Llc.
Il documento si conclude con l’ultimo j’accuse: “Gli imputati hanno dunque rifiutato di fornire al querelante qualsiasi informazione sulla probabilità, i tempi e il prezzo di qualsiasi vendita prevista della società. Ora, i soci di minoranza potrebbero essere completamente spazzativia”.Il Messaggero ha chiesto al presidente Pallotta se volesse replicare alle accuse mossegli. La risposta è stata: “Nothing there”. Tradotto: “Lì non c’è nulla”. A stabilirlo sarà un giudice.
(Il Messaggero)
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