«Le strategie di mercato non cambiano». Firmato Walter Sabatini. La prima reazione a caldo della Roma è stata quella di rassicurare la piazza. Parole che si sposano con quelle del presidente Pallotta: «La mancata partecipazione alla Champions non avrà ripercussioni». Una linea confermata anche ieri a Trigoria: avendo già messo in preventivo la mancata partecipazione alla competizione continentale, la Roma tra acquisti e cessioni più ingaggi risparmiati, ritiene di essersi garantita un paracadute’ di 12-13 milioni. Considerando che la lente d’ingrandimento del fair play finanziario a ottobre valuterà l’operato svolto nell’esercizio chiuso il 30 giugno scorso, la situazione viene dunque ritenuta sotto controllo.
NUOVE INSIDIE – Eppure qualcosa si muove. Soprattutto fuori Trigoria con diversi club che ora, sfruttando i mancati introiti della Champions, proveranno a sfilare almeno un calciatore alla Roma. Perché il colpo alle casse giallorosse è stato comunque importante. Un conto sarebbe stato poter usufruire delle entrate legate al girone di Champions (almeno una trentina di milioni, esclusi gli incassi al botteghino, i 5,5 milioni per la qualificazione agli ottavi e soprattutto i bonus legati ai risultati: 1,5 milioni per vittoria e 500mila euro per pareggio), un altro doversi accontentare degli introiti dell’Europa League (12-13 milioni, compreso il market-pool). Anche se la dirigenza valuta la stima delle perdite, almeno inizialmente, in una ventina di milioni (dovendo considerare sia le entrate della competizione che i bonus risparmiati da pagare ai calciatori per il mancato accesso alla Champions), appare difficile pensare che il segno meno nelle entrate non possa avere delle ripercussioni sull’ultima settimana di mercato. Se non nelle uscite (dando quindi credito alla versione del club) almeno nelle entrate. Anche se poi lo scenario è in continua evoluzione. Come ha infatti ricordato non più tardi di un paio di settimane fa il dg Baldissoni, «in ragione delle opportunità che si presentano e del lavoro quotidiano, si possono prendere iniziative fin quando il mercato aperto». Tradotto: quello che vale oggi, può cambiare domani a fronte di un’offerta. Sabatini si è già attivato nella giornata di ieri definendo i trasferimenti di Sadiq e Torosidis al Bologna (ufficiali in giornata). Oggi toccherà a Ricci all’Atalanta e nelle prossime ore a Vainqueur, destinazione Premier anche se il Torino è alla finestra (frenato dall’ingaggio del calciatore: 1,5 milioni). Operazioni che alleggeriscono la rosa e in piccola parte il monte-ingaggi. Senza voler nascondere la testa sotto la sabbia, però, il timore della tifoseria è che entro il 31 agosto possa partire un big. Se Nainggolan è da escludere (ieri l’agente Beltrami era a Trigoria: pronto l’adeguamento), rimangono in lizza Manolas e Ruediger. Il greco appare blindato dall’accordo con l’Olympiacos che prevede che il club greco debba ricevere il 50% dell’importo in caso di cessione entro il 31 agosto. Anche se, gli intermediari che lavorano con il mercato inglese (e all’Olimpico martedì c’era un osservatore dell’Arsenal), sono convinti che in extremis la società greca potrebbe (eventualmente) accontentarsi di molto meno. Senza contare che il difensore, tra i calciatori ritenuti incedibili a Trigoria, è quello meno convinto di restare. Il tedesco, invece, era già stato ceduto a maggio al Chelsea prima che l’infortunio lo privasse dell’Europeo e della maglia dei Blues. Vederlo nei giorni scorsi tornare a correre (rientro stabilito per ottobre) è una buona notizia a metà, perché potrebbe indurre Conte (ancora alla ricerca di un centrale) a tornare alla carica. E la valutazione del tedesco è più o meno quanto manca alla Roma (che con lui ha 5 centrali in rosa) dopo il flop dell’altra sera.
MANCATE ENTRATE – Nella migliore delle ipotesi, quindi, le ripercussioni si avranno in entrata. Perché senza i milioni della Champions e/o quelli legati alla partenza di Manolas, Ruediger (o Paredes), Borja Valero, uomo indicato da Spalletti per il salto di qualità in mediana, appare destinato a restare nei sogni di Lucio. Chissà che Sabatini non riesca ad accontentarlo in un altro modo, magari strappando al Monaco in prestito Moutinho, ormai separato in casa.
(Il Messaggero – S. Carina)
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