Rassegna stampa
Roma, Pedro e i nuovi fanno sperare. Ma Fonseca vacilla
NOTIZIE AS ROMA PEDRO FONSECA – Ryan Friedkin l’ha definita «un gigante addormentato», suo papà Dan è stato subito molto chiaro: «Vogliamo vincere, ma abbiamo bisogno di pazienza; i campioni non vengono costruiti dall’oggi al domani». Ecco, la fotografia della Roma attuale è proprio questa. Un club e una squadra dalle grandi potenzialità, ma che sta cercando la strada migliore per sfruttarle a dovere.
È chiaro, però, che al termine di quella strada lì c’è un traguardo che si chiama Champions League. L’obiettivo stagionale della Roma è esattamente questo, arrivare almeno quarta per tornare nella coppa che conta in Europa. Poi al resto ci si penserà dopo, quando i ricavi potranno essere in equilibrio con i costi proprio in virtù degli introiti della Champions.
La partenza, ovviamente, non è stata delle migliori, tra l’infortunio di Zaniolo, il caso-Diawara e il mancato scambio di centravanti (Dzeko out e Milik in). Ma a Trigoria c’è fiducia perché la squadra ha un giusto mix tra gioventù ed esperienza. È arrivato Pedro (uno che in carriera ha vinto 25 trofei), è stato confermato Mkhitaryan e trattenuti tutti i gioielli di famiglia (Zaniolo, Pellegrini e Veretout). In più è arrivato un gigante della difesa come Kumbulla, con una retroguardia di giovani che fa ben sperare.
Di più, la Roma può sostanzialmente contare su un blocco caro al c.t. Mancini, visti i tanti azzurri a disposizione (Spinazzola, Mancini, Cristante, Pellegrini e Zaniolo), a dimostrazione anche della qualità dell’organico. Si punta a far meglio dello scorso anno perché si spera di avere meno infortuni e di non vivere più situazioni paradossali come quella legata all’ex d.s. Petrachi.
Il problema, però, è che intorno a Fonseca non aleggia una buona aria. Insomma, l’allenatore giallorosso è già a rischio e le sfide con Juventus e Udinese potrebbero essere decisive. Questo perché un po’ di fiducia da parte del club ma anche dei giocatori è evaporata strada facendo. In più mancano ancora alcuni tasselli di mercato fondamentali. Ad iniziare dal difensore dominante, quello in grado di gestire il reparto.
Con Smalling sempre in stand-by ma non così vicino come pensava invece l’allenatore portoghese, la Roma si è oramai tuffata a capofitto sul brasiliano Marcao: il Galatasaray vuole 15 milioni, si può chiudere a 13 più bonus. Più o meno la stessa valutazione che può essere data a Borja Mayoral, l’attaccante spagnolo del Real Madrid che è in scadenza e che la Roma sta trattando come vice-Dzeko. Dovessero arrivare loro due, la situazione sarebbe già più serena…
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