Lorenzo Pellegrini

AS ROMA NEWS PELLEGRINI ZANIOLOLorenzo Pellegrini è pronto per il riscatto, Zaniolo dovrà aspettare. E ora ha riferito pure di un problema muscolare che lo tiene lontano dalla Sampdoria (oggi si decide se farà parte della spedizione per Genova, in ogni caso si prospetta un altro turno in panchina), scrive Il Messaggero.

Lorenzo e Nicolò, destini uguali in azzurro, opposti in giallorosso. Uno con Mou ha il posto fisso, l’altro lo ha perso e dovrà riconquistarlo. Capita.

Quando l’Italia di Gian Piero Ventura ha saltato il Mondiale in Russia, Lorenzo era appena entrato nel giro azzurro. E già lì, la prima mezza delusione messa nel cassetto, vicino ai sogni di un ragazzo di ventuno/ventidue anni. Con Roberto Mancini ha incassato la mancata convocazione in extremis per l’Europeo per colpa di un infortunio muscolare. Restava il Mondiale 2022, che l’Italia ha ciccato per la seconda volta di fila.

Diciamo che il rapporto Pellegrini-Nazionale non è proprio fortunato: contro la Macedonia, Lorenzo è entrato in campo nei minuti finali e ha avuto pure la palla della vittoria, mentre contro la Turchia è rimasto in panchina, a quanto pare, decisione concordata con il ct, che voleva vedere all’opera altri elementi. Con la Turchia, Zaniolo invece è stato in campo 45 minuti, senza lasciare traccia, incassando pure il rimprovero del ct con quel «deve imparare a giocare con i compagni».

Nel 2026, se l’Italia finalmente tornerà a prender parte a una competizione mondiale, Lorenzo avrà trent’anni, sarà forse la sua ultima occasione, mentre Zaniolo avrà anche il tempo per bissare. Pellegrini sa che la maglia della Roma potrà rigenerarlo, mentre Zaniolo in questo momento ha bisogno di ritrovare il passo e la fiducia piena di Mourinho, che ora ha trovato un equilibrio tattico senza di lui. Mou ha messo in mano le chiavi della squadra a Lorenzo, da subito, da quando a inizio stagione disse se ho tre Pellegrini, li faccio giocare tutti e tre titolari.

L’annata del 7 è stata ricca di soddisfazioni, specie all’ inizio, quando nelle prime dieci partite di campionato ha messo a segno cinque gol e due assist, più le due reti contro il Cska in Conference e quella al Trabzonspor. Un inizio col botto prima di incorrere in un paio di infortuni muscolari che gli hanno interrotto la corsa. Sua e quella della Roma. Lorenzo è tornato decisivo nelle ultime gare, a Udine (gol del pari su rigore) e nel derby (il tris segnato con una splendida punizione), dimenticando la serata con la Juve, con un rigore sbagliato, che ha annullato un’altra magica punizione.

E Zaniolo? È fermo ai due gol in campionato e ai due tra Conference e Coppa Italia. Brucia il derby saltato e la Samp non sembra la sua occasione per la rivincita, ci sarà modo di rivederlo tra le due col Bodo e Salernitana (110 mila spettatori nelle partite dell’Olimpico). L’obiettivo è lo stesso: chiudere la stagione in bellezza. Lorenzo vuole il primo trofeo da capitano, Nicolò ha bisogno di ritrovare gol, prestazioni e sorriso e prepararsi per un’estate che ci parlerà del suo futuro, qui o altrove.

Spinazzola è tornato dalla Finlandia. Sorridente. Spera di poter rientrare entro la fine della stagione, ma senza fretta. «È andato tutto bene. Sono molto contento. Rientro per prima della fine della stagione? Vediamo, andiamo passo dopo passo. Adesso non so ancora quando tornerò ad allenarmi con i compagni, andiamo con calma. Ringraziamenti? A tutti loro, a chi mi è stato vicino ma ancora non è finita. Volto pagina, è chiuso un capitolo ne apriamo un altro».



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