ULTIME NOTIZIE AS ROMA PELLEGRINI – Totti non ci ha pensato su neanche un attimo a designarlo come suo erede: «Lorenzo è veramente forte e ha tutte le doti morali che servono per essere un leader – ha detto la leggenda giallorossa una settimana fa alla Gazzetta dello Sport –. Sa comportarsi, sa stare al suo posto, è umile. È un degno capitano».
Il quadro è esatto. E sono proprio quelle doti morali lì che lo scorso anno non gli facevano vivere bene la fascia di capitano. Perché l’aveva ereditata in modo burrascoso, dopo il litigio tra Fonseca ed Edin Dzeko, con il centravanti bosniaco che era (ed è) legato a Lorenzo da un affetto particolare. «Pellegrini e Kolarov sono i due che porterei sempre con me», disse una volta Edin, tanto per capire che tipo di rapporto c’è tra i due.
Ed il fatto di essere diventato capitano ai «danni» di un amico non lo faceva stare bene. Moralmente soffriva, si sentiva quasi in difficoltà. Adesso che Edin Dzeko non c’è più Pellegrini può godersi la fascia senza alcun senso di colpa (fermo restando che di colpe lui ne aveva zero in quella storia lì). E la spensieratezza si vede. E in campo fa la differenza, anche questa.
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