ULTIME NOTIZIE AS ROMA AJAX – Ci sono appuntamenti con la storia che non si possono fallire. Perché cambiano il presente e il futuro delle persone, ma anche le dinamiche e la percezione delle cose, scrive La Gazzetta dello Sport.
Roma-Ajax di stasera è uno di quegli appuntamenti lì, che possono scrivere una pagina memorabile negli annali romanisti. Prima di oggi la Roma ha giocato in sette occasioni una semifinale di una coppa europea (a sinistra trovate il dettaglio), di cui l’ultima tre anni fa, contro il Liverpool, con il sogno di una finalissima di Champions.
Ecco, stasera l’atmosfera sarà inevitabilmente diversa perché siamo in Europa League e perché non ci saranno i 62mila spettatori di quella sera a soffiare alle spalle della Roma. Ma l’attesa e le fibrillazioni saranno le stesse, perché quando c’è da scrivere la storia è sempre così.
Che sia una partita unica lo dicono anche i numeri, ad iniziare dal fatto che se dovesse arrivare un’altra vittoria la Roma stabilirebbe la sua striscia record di vittorie consecutive in Europa (sei). E forse è anche per questo che ieri Fonseca ha voluto che tutto il gruppo cenasse insieme a Trigoria e restasse anche a dormirci, in modo di fare ancora più gruppo del solito.
Stasera a guidare la Roma verso la semifinale dovranno essere i big: Mkhitaryan, Pellegrini e Dzeko, il tridente d’attacco. Edin, ad esempio, va a caccia del suo 30° gol con la Roma nelle coppe europee, dopo che ad Amsterdam è diventato il giallorosso con più presenze di sempre in Europa League (23, contro le 22 di De Rossi).
Ma i numeri che contano davvero probabilmente sono altri e sono quelli legati al futuro del club. Vincere l’Europa League, infatti, vorrebbe dire generare un tesoretto di circa 80 milioni di euro. E in un momento in cui le fonti di ricavo sono ridotte al minimo causa-Covid e l’eredità lasciata da Pallotta parla di debiti per circa 300 milioni di euro, sarebbe un’autentica boccata d’ossigeno per il bilancio romanista.
Arrivare a giocarsi la semifinale garantirebbe un ulteriore bonus-Uefa di 2,4 milioni di euro, a cui aggiungere 4,5 per l’eventuale finale più altri 4 per l’eventuale vittoria. E poi la Supercoppa Europea (gettone di 3,5 milioni più uno in aggiunta in caso di vittoria), anche se poi è chiaro come la torta più prelibata sia in caso quella della prossima stagione.
La partecipazione alla prossima Champions, infatti, garantirebbe circa 50 milioni di euro alle casse romaniste. Ed a questi conti bisognerebbe aggiungere la quota di market pool dell’Europa League, quantificabile solo a fine competizione. Insomma, un eldorado che permetterebbe alla Roma di programmare in modo più sereno il proprio futuro.
E poi sarà per forza di cose una partita storica anche per Dan e Ryan Friedkin, che hanno preso il club lo scorso mese di agosto e potrebbero trovarsi a giocare una semifinale europea dopo appena otto mesi di proprietà. Tanto per capirci, Pallotta ci mise sei anni prima di arrivarci, anche se poi quella era Champions e non Europa League.
I Friedkin sono attesi allo stadio, ovviamente, e salvo imprevisti dell’ultima ora saranno lì a soffrire con la squadra. Perché, appunto, l’appuntamento con la storia è di quelli da onorare e i Friedkin non vogliono mancare in una serata così. Che, se poi dovesse andare bene, molto probabilmente consentirebbe alla Roma di giocare la semifinale contro il Manchester United (a meno di clamorosi ribaltoni, vista la vittoria per 2-0 all’andata dei Red Devils sul Granada).
E a conti fatti è anche questo un motivo in più per cercare di scrivere la storia, visto che nell’ultimo confronto (2007) ci fu pure quel clamoroso 7-1 a favore degli inglesi. Anche quelli erano quarti di finale, seppur di Champions. E anche all’epoca c’era un po’ di storia da scrivere e un sogno da inseguire. La Roma, ovviamente, vuole un finale diverso anche per guadagnarsi il gusto di una dolce rivincita.
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