Josè Mourinho, Tiago Pinto

ULTIME NOTIZIE AS ROMA TIAGO PINTO MOURINHO – «Non è certo il momento di mettere in discussione il progetto, la strategia e ancora meno la leadership di Josè Mourinho».

Nei giorni scorsi erano stati Francesco Totti e Daniele De Rossi a ribadire la loro fiducia allo Special One, ieri è toccato anche alla società, per bocca del general manager Tiago Pinto, confermare che tra Mourinho e la Roma va tutto secondo i piani, scrive il Corriere della Sera.

«È importante chiarire – le parole del dirigente a Sky – che noi parliamo con una sola voce e sappiamo di avere una strategia che vogliamo portare avanti. Tutti capiranno quanto Mourinho stia aiutando a cambiare la Roma in meglio».

Da quando è arrivato a Trigoria, il tecnico sta mettendo mano in tutti i settori della società. «Con la sua leadership sta cambiando tutti i dipartimenti intorno alla squadra: dallo scouting, al match analysis. Sono certi dettagli che aiutano a crescere e su questo stiamo lavorando insieme».

In molti però si aspettavano risultati immediati. «Quando abbiamo dato vita a questo progetto sapevamo che avevamo bisogno di tempo: abbiamo parlato di questo tema non come una scusa per i cattivi risultati. La proprietà ha ereditato una situazione finanziaria difficile, con esigenze che continuano a sostenere costantemente; dal punto di vista sportivo abbiamo trovato una situazione che aveva bisogno di tempo per cambiare. È proprio quando ci sono i risultati cattivi che la strategia e l’idea devono essere più forti. Non posso dire che siamo soddisfatti perché sappiamo di dover fare meglio, ma sono fiducioso che il lavoro che stiamo facendo con la leadership di Mourinho ci porterà buoni risultati nel futuro. Sono sicuro che José diventerà uno degli allenatori più importanti della storia della Roma».

Più di una volta il tecnico portoghese si è lamentato della qualità della rosa, chiedendo rinforzi a gennaio Come se l’idea della società di crescita sostenibile non fosse allineata con la richiesta di un instant team.

«Non sarebbe stato possibile prendere un allenatore come Mourinho se non fossimo stati allineati nella strategia. Volevamo un allenatore con questa ambizione, che non è mai soddisfatto, perché anche questo mancava alla Roma. Vogliamo sempre migliorare e non essere “comodi” quando le cose non vanno bene. Anche Mourinho ha detto che questo progetto ha bisogno di più finestre di mercato per completare una squadra che (sorride, n.d.r.) sappiamo per lui mai sarà completa».

Prosegue Pinto: «Su una cosa non abbiamo dubbi: non vogliamo fare un instant team, il tecnico non solo ne è consapevole ma è anche ben allineato. Ha allenato le migliori squadre del mondo e queste squadre magari non hanno lo stesso progetto e la stessa strategia che ha la Roma».

Sul mercato di gennaio il general manager spiega che «Non possiamo creare delle grandi aspettative ma siamo convinti che tutti insieme troveremo le soluzioni giuste per mantenere l’approccio sostenibile di cui abbiamo parlato, ma allo stesso tempo migliorare anche la squadra».

Mourinho ha messo fuori rosa alcuni calciatori, ma secondo Pinto non ha fatto un danno alla società. «Questo è il calcio e a me non preoccupa perdere il valore dei giocatori perché per me nessuno è fuori dal progetto». Finale sui Friedkin. «Loro sono sempre presenti, coinvolti in tutte le scelte e decisioni che prendiamo. Per noi è molto importante sentire che i leader sono qui, conoscono i problemi e ci aiutano a trovare la soluzione».



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