Josè Mourinho

AS ROMA NEWS CREMONESE MOURINHO – Qualche limitazione, forse sì, come gli piace chiamarle a Mourinho. Ma anche una ritrovata profondità di rosa che cambia gli scenari futuri. Così tanto che vincendo oggi a Cremona la Roma sarebbe addirittura seconda in classifica, agganciando Milan e Inter alle spalle del Napoli, scrive La Gazzetta dello Sport.

Un piazzamento che già solo prima del Mondiale sembrava difficile sognare, considerando che la Roma aveva chiuso a -6 dal Milan secondo, in sesta posizione. Poi in questo 2023 i giallorossi hanno portato a casa 17 punti in 8 partite, meglio ha fatto solo il Napoli. Con il risultato che è proprio questo qui, l’assalto al secondo posto che andrà in scena oggi a Cremona.

Insomma, in casa della cenerentola di A non si va solo per cancellare l’onta della Coppa Italia (con la Cremonese che ha sbancato l’Olimpico per 2-1, mandando in frantumi i sogni giallorossi), ma anche per rendere più bella una classifica già di per sé luminosa. Un’operazione che può andare in porto soprattutto grazie alla solidità difensiva dei giallorossi.

Oggi mancherà Smalling, che dovrebbe essere sostituito da Kumbulla (favorito su Llorente), uno che con la Cremonese ha qualcosa da farsi perdonare. Ma la difesa in questo 2023 è uno dei punti di forza assoluti, con 5 gol subiti in 8 partite. Anche qui solo il Napoli delle meraviglie ha fatto meglio nello stesso arco di partite, con 3 reti al passivo. Merito anche della crescita di due marcatori come Mancini e Ibanez. E di una mentalità difensiva forte, consolidata, trasmessa da Mourinho a tutto il gruppo.

Basti pensare che la Roma è la squadra in Italia che da quando è allenata dal portoghese ha vinto più partite in assoluto per 1-0: ben 11, di cui sei nella scorsa stagione (Udinese, Torino, Cagliari, Spezia, Atalanta e Sampdoria) e cinque in questa (Salernitana, Cremonese, Sampdoria, Bologna e Verona). Una Roma a corto muso, meglio nei 5 campionati top in Europa hanno fatto solo Barcellona e Real Sociedad (proprio lei, l’avversario degli ottavi di Europa League) con 12.

Del resto, conquistare il secondo posto sarebbe davvero importante per tanti motivi, di campo e non. L’ultima volta che la Roma è stata seconda è stata alla fine del 2016/17, con Spalletti, l’anno del famoso record di 87 punti. Poi con Mou, in realtà, i giallorossi sono stati primi in due occasioni, ma sempre ad inizio stagione, con poche gare all’attivo: lo scorso anno con 9 punti dopo 3 gare (con Milan e Napoli), quest’anno con dieci dopo 4 (al fianco dell’Atalanta). Il potenziale secondo posto di stasera, ovviamente, peserebbe molto di più di quelle due vette…

E Mourinho adesso ha anche tante scelte in più, rispetto a prima. Basti pensare alle prestazioni sciorinate contro il Salisburgo da due come Spinazzola e Belotti o alla partita (con gol) di Solbakken contro il Verona, in campionato. Per poi arrivare a Georginio Wijnaldum, il vero asso in più nella manica, l’uomo che può cambiare il centrocampo e il gioco giallorosso.

Oggi Gini dovrebbe giocare dal via (al fianco di uno tra Cristante e Matic, con l’azzurro favorito nonostante la diffida). Tutto fa infatti pensare che si vada in quella direzione, lui che è fondamentale per la transizione, da sempre vitale nelle squadre di Mou. L’assalto al secondo posto lo guiderà anche Gini, ma quel che più conta in questo momento è proprio la ricchezza di scelte che ha l’allenatore portoghese, che sulla questione in passato si era lamentato spesso e volentieri.

Ricchezza tale che oggi i dubbi di formazione sono tanti, anche in vista di un tour de force che aspetta i giallorossi (sei partite in 20 giorni, tra cui la doppia europea con la Real Sociedad, le sfide di fuoco con Juventus e Lazio e poi Sassuolo e Cremonese, appunto). Così sugli esterni dovrebbero giocare a sinistra Spinazzola – in una forma straripante – ed a destra Karsdorp, con Zalewski a riposo per la Juve. Ma Mou potrebbe anche decidere di dirottare El Shaarawy a sinistra, inserendo Solbakken vicino a Pellegrini. Che dovrebbe a sua volta fare staffetta con Dybala, pronto a entrare solo in caso di estrema necessità. O, comunque, nel finale.

E poi la scelta del centravanti, nodo che Mourinho scioglierà solo oggi. Se Abraham ce la farà a giocare con la mascherina toccherà a lui, altrimenti spazio a Belotti, tra i principali protagonisti della vittoria con il Salisburgo. Adesso invece si tratta di agganciare quel secondo posto che farebbe sognare tutti ancora un po’ di più.



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