ULTIME NOTIZIE CALCIOMERCATO ROMA OLIVEIRA – Sergio Oliveira sbarca a Roma. E’ questa l’unica notizia positiva finora in questo 2022 per Mourinho che abbraccerà con mesi di ritardo il regista tanto richiesto in estate. L’affare è stato chiuso ieri pomeriggio e prevede il prestito a 1,3 milioni con diritto di riscatto a 13 ed eventuali bonus, scrive Leggo.
Stamattina il portoghese sarà nella capitale per sostenere le visite mediche, firmare il quadriennale da 2,5 milioni e mettersi a disposizione già per la gara di domenica col Cagliari quando giocherà al posto di Cristante. Ventinove anni e 27 gare di Champions alle spalle per Oliveira che può giocare sia nel centrocampo a due che in quello a tre e arriverà a Roma con la moglie avvocato e Ceo di un’agenzia di modelle a Lisbona. Un primo tassello di personalità per Mou che a giugno si aspetta ben altri investimenti. E’ ancora in ballo Xhaka sfumato in estate, l’alternativa è Ndombele.
Una rivoluzione in un reparto che potrebbe vedere la partenza di Veretout e che ieri ha salutato Villar. Lo spagnolo è passato in prestito al Getafe insieme a Mayoral (di proprietà del Real). A braccetto come hanno fatto tra gioie e dolori nella Roma. Altro addio quello di Reynolds che passa in prestito secco all’Anderlecht. Occhio poi al possibile arrivo di difensore centrale viste le condizioni di Smalling che domenica ci sarà col Cagliari così come Zaniolo mentre sarà out Karsdorp. Piace Gigot dello Spartak Mosca.
Primi sussulti, quindi, dopo l’ennesima figuraccia che ha spaventato pure i bambini. Lo testimonia il malumore del piccolo Samuele. Chi è? Chi sta sui social lo sa bene. Il suo biglietto ha commosso tanti tifosi più grandi. “Basta, da 3-1 Roma a 4-3 Juventus io non tiferò più calcio. Da oggi il mio sport preferito è il basket”, con tanto di ufficialità nell’ultima esclamazione.
Il biglietto di Samuele ha scosso anche Rosella Sensi. L’ex presidente ha commentato così: “Quando i bambini parlano (o scrivono) lo fanno sempre con il cuore. Mi dispiace tanto per il piccolo Samuele, ma spero che non rinunci mai a tifare la sua squadra e che un giorno, non troppo lontano, torni a sognare e magari festeggiare qualcosa di importante. Un tifoso della Roma, come diceva il mio papà, rimane sempre una persona unica e speciale. È vero: a volte sostenerla rende tristi e arrabbiati. Ma ci fa sentire sempre i migliori”. La Roma, sempre sensibile su questi temi, potrebbe invitare il bambino a Trigoria. Intanto gli regala Oliveira.
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