Spal-Roma

SPAL-ROMA 1-6 – La classifica è subito aggiornata e quindi sistemata: la Roma, in 24 ore, torna sopra al Milan. Sono sempre 2 i punti di vantaggio a 3 giornate dal traguardo. Pioli, dunque, continua l’inseguimento a Fonseca che in Emilia allunga la sua striscia positiva, raffica di reti (1-6) contro la Spal ultima (e già retrocessa) per il più largo successo stagionale e 13 punti nelle ultime 5 partite (4 vittorie e il pari, l’unico post lockdown, contro l’Inter), ed è da martedì in Europa League, dopo la sconfitta del Sassuolo. L’obiettivo di questo finale di campionato è chiaro: i giallorossi devono evitare i preliminari, piazzandosi davanti a Ibra. 

Il turnover è quasi obbligato nella tappa di Ferrara: riposano Veretout, Mkhitaryan e Dzeko. Sono 3 big, tra l’altro in forma, lasciati in panchina. Fuori anche l’infortunato Ibanez, cresciuto da un paio di match. Al centro della difesa è di nuovo titolare Smalling, ai suoi lati Mancini e ancora Kolarov, Cristante si sistema accanto a Diawara, Perez affianca Pellegrini alle spalle di Kalinic. Il 3-4-2-1, scelto dopo il 3° ko di fila (al San Paolo contro il Napoli: quella sera addirittura linea di 5 difensori davanti a Pau Lopez), è diventato il sistema di gioco della svolta che potrebbe anche risultare la rampa di lancio ad agosto nella fase finale di questa edizione dell’Europa League.

La Roma, insomma, fa il suo dovere al Mazza. Risultato scontato in partenza, considerato lo spessore della rivale in questa notte in Emilia. La Spal è in B da domenica scorsa, essendosi arresa al Rigamonti nello scontro diretto con il Brescia. Il testaccino Di Biagio sceglie il 4-3-3 che lo vide protagonista in giallorosso con Zeman. Qui ha iniziato il suo lavoro il 15 febbraio, ma in 12 partite ha raccolto solo 4 punti (1 successo, 1 pari e 10 sconfitte). Il crollo della Spal dopo il lockdown: il pari interno con il Milan e niente più.

La Roma ha fretta di chiudere il match e chiede l’invazione della metà campo avversaria. Mancini e Kolarov i veri registi. Letica, incerto sulla semirovesciata di Pellegrini, lascia la palla per il tap a porta vuota di Kalinic: il suo 4° gol in campionato indirizza il match. L’arbitro Manganiello annulla, ma il tocco di Perez non è di mano: il Var Abisso corregge la decisione. Cristante, alzandosi tra i trequartisti, è efficace e va al tiro. Il gran colpo di testa di Cerri, 1° centro da quando è tornato alla Spal, complica momentaneamente il viaggio: sul lancio di Valdifiorni, Kolarov non salta. E c’è fuori posizione Pau Lopez, goffo e sbadato (di mano e di piede) prima del gol di Perez, sinistro di potenza dopo aver soffiato il pallone a Reca: 1° gol in campionato.

Kolarov si riscatta: sinistro per il tris da fuori, ma Letica fa peggio del collega Lopez. Portieri già in ferie. Peres, spostato a sinistra dopo l’ingresso di Zappacosta, ritrova la rete in campionato dopo 3 anni e 4 mesi (abbondanti): 17° marcatore giallorosso in questo torneo. C’è spazio, con Cetin e Villar, pure per Zaniolo, escluso contro l’Inter e inizialmente anche per questa gita fuori porta. L’abbraccio con Mancini non sfugge a nessuno, a cominciare dai fotografi e operatori tv. Smalling salva su Petagna e Peres festeggia la prima doppietta da professionista. Il set lo chiude Zaniolo. Sono 35 reti in 17 gare in trasferta, come nell’anno nell’ultimo scudetto.

(Il Messaggero)



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